+18,2% di italiani alle Maldive, nemmeno la crisi politica scalfisce il turismo dell’arcipelago

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Atolli di sabbia fine e dal colore perlaceo, acque cristalline nelle quali si scorge una ricca fauna che popola un arcipelago dalla forma di collana, disposto in quella posizione perfetta da una mano immaginaria: le isole che costituiscono la Repubblica delle Maldive sono come un marchio aziendale appartenente alla natura, uno di quelli che nonostante tutto non può subire ribassi perché in un mondo sempre più piccolo un angolo di paradiso non perde mai di valore.

Nemmeno una crisi politica come quella dell’ultima primavera ha fatto calare i numeri del turismo maldiviano, meta del relax di milioni di avventori dall’Europa, principale mercato, e dall’Asia. Il ministero del turismo dell’arcipelago ha pubblicato sul suo sito un’infografica sui dati delle affluenze rilevati dall’inizio dell’anno fino a giugno 2018 e i risultati parlando di andamento in crescendo.

I dati sul turismo emanati dal ministero

Ben 726.515 vacanzieri si sono recati sulle bianche coste maldiviane, +10,5% rispetto al 2017 (prendendo come riferimento lo stesso lasso di tempo gennaio-giugno). Il principale flusso di turisti arriva dall’Europa che occupa ben il 51% del totale, il secondo mercato più florido è quello asiatico (dato che comprende anche l’Australia) al 40%, l’America, invece, è ancora troppo lontana. Il dato è spacchettato anche per singoli paesi, ma vengono rappresentati solo i primi cinque: il paese dal quale proviene la maggior parte dei turisti che scelgono le Maldive è la Cina, che giova anche di una certa prossimità geografica, ma per questo caso specifico c’è stato un calo del flusso del -10%. Va ricordato che durante lo stato d’emergenza maldiviano proclamato a febbraio il ministro degli esteri cinese aveva scoraggiato la popolazione a recarsi sull’arcipelago per le vacanze.

Tedeschi e britannici completano il podio degli avventori maldiviani, ma al quarto posto ci siamo noi italiani, praticamente di casa nei resort dell’arcipelago. In questi mesi rilevati dal ministero del turismo la presenza italica negli atolli del Pacifico è cresciuta del 18,2%, 56.372 connazionali hanno già approfittato dei numerosi pacchetti vacanze alle Maldive offerte dai tour operator nostrani e internazionali. Riguardo ai disordini primaverili, i media nostrani hanno approfondito diverse volte la situazione politica pur non invitando scoraggiando i turisti a visitare il paese.

Emanazione e revoca dello stato di emergenza

In realtà lo stato d’emergenza che era stato proclamato dal presidente Abdulla Yameen è stato revocato intorno al 24 marzo. Il caos politico era cominciato a febbraio in seguito all’emanazione di un mandato d’arresto per l’ex dittatore Maumoon Gayoom, fratellastro proprio del presidente Yameen e fermamente all’opposizione del suo governo. Oltre all’incarcerazione di Gayoom era stata tolta la libertà anche a due giudici della corte suprema e altri esponenti dell’opposizione arrestati mentre si recavano in parlamento. Il 5 febbraio era stato proclamato uno stato di emergenza di 15 giorni, che in realtà è durato quasi un mese ed è stato poi ritirato dal presidente della Repubblica con queste parole: “L’annuncio dell’introduzione dello stato di emergenza era stato determinato da una crisi costituzionale creata da due giudici della Corte Suprema che hanno cospirato con personalità politiche” per “rovesciare illegalmente un governo eletto”, con una azione che “costituiva una imminente minaccia alla sicurezza nazionale”.

Va detto che tutta la popolazione maldiviana è quasi completamente concentrata nella capitale Malè,   per questo i disordini politici non hanno mai realmente interessato gli atolli dei resort e degli hotel più in dell’arcipelago. Una verità che ritroviamo nei dati del ministero: permanenza media sull’isola  di circa 6 giorni e mezzo, più di 43mila notti in totale (la maggior parte passate nei meravigliosi resort palafitta), sul totale del tempo le strutture sono state occupate per il 63%, un buon risultato considerato i costi di gestione della maggior parte di queste strutture ricettive. Per fortuna pare proprio che i turisti, anche e soprattutto italiani, non si siano fatti scoraggiare dalle notizie del telegiornale e si siano lasciati cullare da quel meraviglioso sogno che è un soggiorno alle Maldive.


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