A Nicosia si è parlato di emigrazione siciliana in America nell’evento culturale dell’Ecomuseo Petra D’Asgotto – FOTO & VIDEO

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Un’interessante evento culturale si è svolto venerdì 1 marzo presso l’auditorium “Vincenzo Nisi” dell’Istituto superiore Fratelli Testa di Nicosia.

Nell’evento, organizzato dall’Ecomuseo Petra D’Asgotto di Nicosia, si è trattato il tema della grande emigrazione siciliana in America dal 1870 al 1924, attraverso documentari e relazioni che hanno individuato il contesto storico e ne hanno trattato la complessa tematica.

L’evento è stato introdotto dalla presidente dell’Ecomuseo Petra D’Asgotto, Pina La Giusa, che ha presentato i relatori e ringraziato tutti coloro che sono intervenuti per assistere all’evento.

Il tema della grande migrazione siciliana in America dal 1870 al 1924 è stato trattato dal professore Marcello Saija, ordinario di Storia delle Istituzioni Politiche nell’Università di Palermo, coordinatore nazionale di un progetto di ricerca sulla formazione della identità nazionale nelle comunità italo derivate d’America, nel 2008 è stato nominato membro del Comitato Scientífico del Museo Nazionale delle Migrazioni e, nel 2012, a Palermo è stato delegato del Rettore per la realizzazione del Museo regionale siciliano dell’Emigrazione. Durante l’evento è stato proiettato un filmato realizzato dal professore, nel quale si analizzano le cause dell’emigrazione della popolazione siciliana verso gli Stati Uniti. Secondo il professore Saija non si è trattato solo di un fenomeno espulsivo dovuto alle pessime condizioni economiche di buona parte delle zone della Sicilia, ma anche di un fenomeno attrattivo. In quel periodo nacquero nelle maggiori città siciliane diverse compagnie di navigazione che pubblicizzarono l’America come un nuovo eldorado, speculando sui costi dei biglietti transoceanici. Il costo del viaggio si aggirava intorno alle 200 lire (8000 euro attuali) su questo gli intermediari ricavavano il 3% di commissione, se consideriamo che in oltre 50 anni emigrarono oltre 1.200.000 persone si comprende l’enorme affare che ruotò in quel periodo attorno al fenomeno emigratorio.

L’intervento di Giovanni D’Urso, appassionato di storia nicosiana e membro del comitato scientifico dell’Ecomuseo Petra DAsgotto, ha analizzato il fenomeno migratorio a Nicosia ed i personaggi di origine nicosiana che giunti in America diventarono famosi, come ad esempio l’avvocato Ferdinand Pecora. Analizzando le pagine del giornale L’Eco dei Monti, il dottor D’Urso ha trovato tante curiosità come ad esempio la fondazione di diverse comunità di emigranti nicosiani negli Stati Uniti: la Gioventù Nicosiana di New York, la Giovine Nicosia a Chicago, la Cooperativa Erbitense e la Compagnia di Mutuo Soccorso Trinacria di Philadelphia.

La professoressa Elena Costa ha ricordato la figura del poeta nicosiano Carmelo La Giglia, farmacista, celebre per le sue poesie in galloitalico, che descrivevano come un quadro d’epoca ed immortalavano con ironia le vicende nicosiane e siciliane di fine ottocento ed inizio novecento.

Il ricordo della professoressa Elena Costa è servito per introdurre l’evento conclusivo della serata, ovvero la simpatica e brillante rappresentazione teatrale in dialetto galloitalico “A Mereca”, tratta dall’omonima poesia di Carmelo La Giglia. La rappresentazione, ben recitata dalla compagnia teatrale degli Amattori, descrive la storia di una ragazza nicosiana di inizio 900 in procinto di partire per New York, per raggiungere il fratello da tempo emigrato in quel nuovo mondo.

 


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