Anche il Comune di Nicosia conferirà i propri rifiuti nella riaperta discarica di Cozzo Vuturo

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La giunta comunale di Nicosia il 10 agosto ha approvato lo schema di convenzione con la società Ambiente e Tecnologia Srl, gestore della discarica di Cozzo Vuturo.

Il 2 agosto 2018 il presidente della Regione Siciliana, attraverso un’ordinanza aveva autorizzato l’apertura della discarica di Cozzo Vuturo e con un successivo decreto dirigenziale dell’8 agosto il Comune di Nicosia era stato autorizzato a conferire i rifiuti in questa discarica.

Il Comune di Nicosia in questi anni ha conferito i propri rifiuti prima nella discarica di Motta Sant’Anastasia gestita dalla Oikos e successivamente nella discarica gestita dalla Sicula Trasporti, con costi di trasporto e conferimento che si aggiravano sui 400 mila euro l’anno. In pratica il Comune pagava per il conferimento dei rifiuti circa 130 euro per tonnellata.

L’apertura della discarica di Cozzo Vuturo e la messa in funzione della vasca B1, avvenuta l’8 agosto, permetterà di abbassare notevolmente i costi di conferimento portandoli a 102,30 euro per tonnellata. Dai primi calcoli i costi secondo l’attuale tonnellaggio si aggirerebbero intorno ai 26.000 euro mensili, ovvero circa 300.000 euro l’anno.

Un risparmio che dovrebbe portare i primi benefici con il piano economico e finanziario per il 2019. Il tonnellaggio dei rifiuti dovrebbe ancora abbassarsi se la percentuale di differenziata aumentasse notevolmente, superando la soglia del 50 % ed arrivando a percentuali intorno al 70% 80%. In questo modo si ridurrebbero i costi di conferimento ed aumenterebbero le entrate per i materiali riciclati e pagati dai consorzi di filiera.

I dati ufficiali forniti dal Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti del 30 luglio non sono incoraggianti, la percentuale di raccolta differenziata ha avuto un picco nel febbraio 2018 con il 51,2 % ed un calo repentino nel mese di aprile del 42,1 %, a maggio si è attestate al 46,1 %. Un dato incoraggiante, ma ancora lontano dalle percentuali che permetterebbero un reale e netto risparmio sulle bollette della Tari.

 


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