Capizzi, convocato il 6 agosto il consiglio comunale, l’ex sindaco Purrazzo ritiene illegittima la straordinarietà e l’urgenza

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E’ stato convocato dalla presidente del consiglio comunale di Capizzi, Antonella D’Angelo Maddaleno, per le ore 12 del 6 agosto un consiglio comunale in seduta straordinaria ed urgente. Il civico consesso capitino dovrà approvare il programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020 e l’elenco annuale delle opere per l’anno 2018.

L’ex sindaco Giacomo Leonardo Purrazzo, oggi consigliere comunale d’opposizione, ha protocollato nella mattina del 6 agosto una nota inviata alla presidente del consiglio comunale, al segretario comunale, al responsabile del settore tecnico e al sindaco di Capizzi, con la quale contesta l’illegittimità della convocazione straordinaria ed urgente del consiglio comunale.

Queste le motivazioni addotte dal consigliere comunale Giacomo Leonardo Purrazzo:

Gent.ma Sig.ra Presidente, quale consigliere comunale appartenente al gruppo consiliare Coerenza e Libertà, nell’esclusivo e preminente interesse della intera cittadinanza rappresentata da ciascun consigliere comunale (art. 13 dello Statuto), mi preme evidenziare – al fine di evitare che il civico consesso adotti atti e provvedimenti suscettibili di essere successivamente caducati – che la convocazione della seduta del Consiglio comunale in oggetto indicata è affetta da illegittimità e, conseguentemente, le eventuali deliberazioni adottate potranno essere inficiate da illegittimità derivata. Ciò con notevole nocumento per l’Ente.

Le ragioni di illegittimità sono diverse, sia di carattere formale che di carattere sostanziale.

I Convocazione in seduta straordinaria e urgente.

In primis va censurato il reiterato utilizzo dello strumento di convocazione del Consiglio comunale in seduta straordinaria e urgente.

Come Le è noto (e così pure a tutti gli altri soggetti cui la presente è indirizzata), dalla data di insediamento di questa amministrazione comunale, tutte le riunioni del Consiglio tenutesi – fatta eccezione per quella del 26.06.2018 (convocata, peraltro, dal presidente uscente) – sono state convocate in seduta straordinaria e urgente, senza che, ad avviso dei consiglieri di minoranza, ne sussistessero le ragioni (per come rappresentato nel corso delle stesse adunanze, ove sono state sollevate delle questioni pregiudiziali).

Per ciò che concerne la convocazione della adunanza del 06 agosto p.v. va rilevato che: il Consiglio comunale è stato convocato in seduta straordinaria e urgente con provvedimento a firma della Presidente (prot. n. 7455 del 02.08.2018, notificatomi in pari data); nell’avviso di convocazione non sono indicate ragioni di urgenza, ma è riportato l’elenco dei punti all’ordine del giorno (che si trascrivono testualmente):

  1. Sussistenza delle condizioni di straordinarietà ed urgenza;
  1. Approvazione Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2018/2020 ed elenco annuale dei Lavori anno 2018.

in data 02.08.2018 la Presidente ha inviato a mezzo posta elettronica (e-mail del 02.08.2018, ore 13:53, 4 files inerenti esclusivamente la proposta di cui al punto 2 dell’o.d.g. [00 Proposta …; 01 Relazione …; 02 Programma Triennale; 03 Localizzazione …]); in data 03.08.2018 ho effettuato l’accesso agli uffici di segreteria per avere le copie degli atti inerenti gli argomenti iscritti all’ordine del giorno; in particolare per ciò che concerne l’argomento di cui al punto 1 all’ordine del giorno; nessun documento mi è stato consegnato e/o esibito, poiché non in possesso degli impiegati presenti in ufficio; successivamente al mio accesso ho ricevuto una telefonata da parte della Presidente, la quale mi ha confermato l’invio della e-mail del 02.08.2018, nonché che nessun atto e/o proposta relativa al punto 1 iscritto all’ordine del giorno era presente e/o era stato depositato, affermando al contempo che avrebbe relazionato direttamente in Consiglio prima dell’inizio della seduta; alle ore 13:40 del 03.08.2018 mi è stata notificata, a mezzo della Polizia Municipale, una disposizione  di  servizio  a  firma  del  sindaco  (prot.  n.  7486  del  03.08.2018  –  priva  di sottoscrizione e/o di firma digitale). Nota da me riscontrata in pari data, a mezzo p.e.c. consegnata alle ore 17:35:38 nella casella p.e.c. del Comune (sindaco@pec.comunecapizzi.me.it), nella quale ho evidenziato che nessun atto e/o documento inerente la proposta di cui al punto 1 all’o.d.g. era esistente al momento in cui la Presidente ha convocato la seduta del consiglio comunale.

In proposito va ricordato che:

  • l’art. 21 dello Statuto dell’Ente disciplina le sedute consiliari straordinarie, che si tengono “… su richiesta del sindaco oppure su richiesta di 1/5 dei consiglieri comunali, per discutere su argomenti d’ordine generale riguardanti la comunità o di competenza del consiglio”;
  • l’art. 22 dello Statuto disciplina le sedute consiliari convocate d’urgenza;
  • l’art. 34 comma 6 del vigente Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale (d.r.: di seguito, per brevità, Regolamento) prevede che: “L’avviso di convocazione deve precisare se l’adunanza ha carattere d’urgenza e se la stessa si tiene su determinazione del Presidente o su richiesta del Sindaco o di 1/5 dei Consiglieri. Il Consiglio è convocato d’urgenza quando sussistono i motivi, che devono essere indicati dai richiedenti;
  • dall’esame del provvedimento di convocazione a firma della Presidente (prot. 7455 del 02.08.2018) e degli atti ‘depositati‘ (rectius trasmessi, con prassi insolita, direttamente dalla Presidente a mezzo e-mail) si evince che:
  • nessuna richiesta di convocazione è pervenuta da parte del Sindaco o dei Consiglieri comunali; conseguentemente l’adunanza del 06 agosto p.v. in seduta straordinaria e urgente si tiene “su determinazione del Presidente”;
  • nessun provvedimento, atto e/o documento da cui desumere le ragioni ed i motivi della convocazione con carattere di urgenza è stato depositato dal Presidente nei termini di cui agli artt. 22 dello Statuto e 38 del Regolamento, quantunque l’avviso di convocazione riporti, al punto 1 all’ordine del giorno, l’argomento Sussistenza delle condizioni di straordinarietà ed urgenza;
  • la Presidente ha personalmente confermato al sottoscritto l’inesistenza di alcun atto relativo al punto 1 all’ordine del giorno e che avrebbe direttamente relazionato in sede di apertura dei lavori consiliari;
  • l’Ing. Timpanaro, firmatario della proposta di deliberazione cui al punto 2 all’o.d.g., non ha richiesto la trattazione in seduta urgente;
  • l’argomento di cui al punto 2 all’o.d.g., concernendo attività di programmazione degli investimenti (e, quindi, assimilabile ex lege alle adunanze di trattazione dei bilanci preventivi e consuntivi, di approvazione degli strumenti urbanistici e/o dei regolamenti) è ontologicamente incompatibile con la trattazione in seduta straordinaria e/o urgente. Sul punto il Segretario Comunale, cui la presente è indirizzata per conoscenza, è invitato ad esprimere un proprio parere di regolarità.
  • assolutamente palese, quindi, che nel caso di specie non ricorre alcun motivo, non essendo stato indicato al momento di formazione dell’avviso di convocazione, per la convocazione del Consiglio comunale in seduta straordinaria e urgente.

Né potrebbe sopperire a tale deficit una comunicazione, effettuata dalla Presidente all’inizio dei lavori consiliari, relativa ai presunti motivi di convocazione in seduta straordinaria e urgente. Opinando diversamente, infatti, si giungerebbe a conseguenze aberranti!

L’art. 36 comma 6 del Regolamento riconosce al Consiglio comunale (col voto della maggioranza dei presenti) il potere di riscontrare o meno la sussistenza dei motivi di straordinarietà e di urgenza indicati nella convocazione, disponendo il differimento della trattazione degli argomenti ad altra seduta. Per consentire in maniera consapevole a tutti i consiglieri di valutare gli estremi dell’urgenza e, conseguentemente, di esprimere una votazione consapevole è necessario che gli stessi siano posti nelle condizioni di conoscere i motivi che hanno indotto il presidente a convocare il civico consesso in seduta straordinaria e urgente. Motivi che debbono essere preventivamente indicati in seno (e/o contestualmente) all’ avviso di convocazione.

Sulla rilevanza dell’avviso di convocazione è appena il caso di richiamare gli approdi giurisprudenziali del Consiglio di Stato: “… l’avviso di convocazione delle sedute consiliari è lo strumento indispensabile per il corretto e regolare funzionamento dell’organo consiliare, consentendo ai consiglieri comunali, diretti rappresentanti della comunità, non solo di essere informati delle riunioni dell’assise cittadina, ma soprattutto di potervi partecipare attivamente, contribuendo in modo pieno e consapevole alle scelte strategiche e alle decisioni fondamentali della vita stessa dell’ente, anche attraverso il necessario ruolo di controllo sull’organo esecutivo”. L’avviso di convocazione deve essere esaustivo affinché il mandato consiliare possa essere effettivamente svolto in modo serio, completo e consapevole. Ciò assicura il giusto contemperamento degli interessi in gioco (entrambi di natura pubblica): quello all’adeguato ed appropriato funzionamento dell’organo consiliare (anche sotto il profilo della urgenza e celerità degli argomenti da trattare e delle decisioni da assumere) e quello del corretto svolgimento del mandato politico – amministrativo da parte del consigliere comunale (delicato officium di rilevanza costituzionale, poiché deriva dalla diretta investitura popolare).

L’art. 38 comma 4 del Regolamento, proprio in considerazione del compito spettante al consigliere comunale e nel rispetto della ratio precedentemente delineata, espressamente prevede che “nessuna proposta può essere sottoposta a deliberazione del Consiglio se non sia stata iscritta all’ordine del giorno e se non è stata depositata, entro i termini di cui al precedente comma 1, nel testo completo dei pareri, corredata di tutti i documenti necessari per consentirne l’esame”. La proposta di cui al n. 1 dell’ordine del giorno, come detto, non è materialmente esistente.

Alla luce di quanto sin qui evidenziato è ragionevole ritenere l’assoluta insussistenza dei presupposti di straordinarietà ed urgenza posti a base della convocazione dell’adunanza del Consiglio comunale di Capizzi per le ore 12:00 del 06 agosto 2018.

Ragion per cui chiedo il rinvio della trattazione degli argomento all’ordine del giorno ad altra seduta che verrà successivamente convocata nel rispetto dei termini e delle disposizioni vigenti.

II Violazione delle disposizioni che regolano l’iter di approvazione del piano triennale delle OO.PP. e dell’elenco annuale dei lavori anno 2018.

Senza recesso alcuno rispetto alla richiesta di rinvio per illegittimità della convocazione della adunanza del Consiglio comunale, evidenziata al punto I, va in ogni caso rilevato che la trattazione dell’argomento indicato al punto 2 dell’o.d.g. è illegittima, per violazione di legge ed eccesso di potere.

  • appena il caso di ricordare che l’iter di approvazione del programma triennale delle OO.PP. è scandito da varie fasi:
  1. predisposizione dello schema di programma triennale da parte degli uffici;
  2. approvazione dello schema di programma triennale da parte della Giunta Municipale;
  3. pubblicazione e affissione dello schema di programma triennale approvato dalla Giunta Municipale all’albo pretorio telematico per 30 giorni consecutivi, ai sensi delle vigenti disposizioni (art. 6 comma 2 ultimo alinea e comma 8 L.R. n. 12/2011 e succ. modd. e ii.; art. 5 comma 1 D.A. n. 14/OSS dl 10.08.2012). La pubblicazione è necessaria affinché sia consentito a tutti i soggetti interessati al programma (consiglieri comunali, cittadini, professionisti, imprese, enti collettivi, società, associazioni, …) di presentare emendamenti, osservazioni, proposte, richieste di modifica e/o inserimento;
  4. presentazione al Consiglio comunale, decorso il termine di legge, dello schema del programma triennale approvato dalla Giunta Municipale, corredato dei pareri richiesti dalla legge, unitamente al certificato di avvenuta pubblicazione e alle eventuali osservazioni / proposte presentate;
  5. deliberazione del Consiglio comunale.

Orbene, nel caso di specie non risultano rispettate le previsioni normative, giacché: la Giunta Municipale, con la deliberazione n. 42 del 20.03.2018, ha approvato lo schema del programma triennale OO.PP. 2018/2020, disponendo la pubblicazione ai sensi di legge dello schema e la successiva trasmissione al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva; lo schema di piano triennale OO.PP. 2018/2020, già approvato e pubblicato, non è mai stato trasmesso al Consiglio per la approvazione (tenuto conto, peraltro, dell’iter di approvazione dei documenti finanziari e contabili); la Giunta Municipale insediatasi a seguito delle consultazioni elettorali del 10 giugno u.s., anziché sottoporre al Consiglio lo schema già approvato e pubblicato, in data 01 agosto 2018, con deliberazione n. 86 (peraltro non ancora pubblicata nell’albo pretorio on line , né sul sito istituzionale dell’Ente, ma richiamata nelle premesse della proposta di deliberazione del Consiglio comunale n. 23 del 02/08/2018 – argomento n. 2 all’o.d.g., il cui contenuto, allo stato non è noto) ha modificato lo schema di programma triennale delle opere pubbliche per gli anni 2018/2020 e l’elenco annuale dei lavori da realizzare nell’anno 2018; negli allegati alla proposta di deliberazione da sottoporre al Consiglio comunale nella seduta straordinaria ed urgente‘ del 06 agosto p.v., figurano 3 progetti di nuovo inserimento:

  1. LAVORI DI REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA SMART DI INNOVAZIONE TECNICO – SOCIALE PER LA FRUIZIONE DI SERVIZIO CON EFFICIENTAMENTO ENERGY MANAGEMENT DELLE STRUTTURE PUBBLICHE (€ 1.424.733,14);
  1. LAVORI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO EDIFICIO DI PROPRIETA’ COMUNALE ADIBITO A SEDE VV.UU. E BIBLIOTECA SITO IN VIA ARCANGELI(€ 394.516,00);
  1. LAVORI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO EDIFICIO DI PROPRIETA’ COMUNALE ADIBITO A CENTRO SOCIALE SITO IN VIA SANDRO PERTINI N. 3 (€ 923.116,21).

Il Consiglio comunale di Capizzi, convocato per la seduta del 06 agosto p.v., non è chiamato, quindi, ad approvare una modifica del piano triennale delle OO.PP. 2018/2020, bensì ad approvare lo schema di piano triennale delle OO.PP. 2018/2020 proposto dalla G.M.

  • assolutamente evidente, quindi, la grave violazione di legge e l’eccesso di potere in cui è incorsa la Presidente del Consiglio comunale di Capizzi, la quale, anziché attendere la pubblicazione – nelle forme e nei termini di legge – del nuovo schema di piano triennale delle OO.PP. 2018/2020 approvato dalla G.M. in data 01.08.2018 (deliberazione n. 86, peraltro ancora oggi neppure pubblicata), per poi procedere alla convocazione del civico consesso per l’approvazione (una volta avvenuta la pubblicazione per 30 giorni consecutivi), ha immediatamente convocato, il giorno stesso della proposta (proposta n. 23 del 02/08/2018; convocazione prot. n.7455 del 02/08/2018), il consiglio comunale in seduta straordinaria ed urgente per procedere alla approvazione del programma triennale OO.PP. 2018/2020 e dell’elenco annuale dei Lavori anno 2018 !

Con il provvedimento di convocazione del Consiglio comunale in epigrafe indicato la Presidente ha agito in spregio alle norme ed alle disposizioni che disciplinano la pubblicità dello strumento di programmazione degli investimenti del Comune di Capizzi (art. 67 dello Statuto), conculcando i diritti e le prerogative che la legge riconosce a consiglieri comunali, cittadini, professionisti, imprese, enti  collettivi, società, associazioni: ovvero l’impossibilità di interloquire attraverso emendamenti, proposte, osservazioni.

Ciò, probabilmente, al solo fine di compiacere l’organo esecutivo dell’ente avallandone repentinamente le scelte e, tra l’altro, snaturando la funzione propria di vigilanza che spetta al Consiglio comunale, organo rappresentativo dell’intera comunità.

I Consiglieri comunali, dal canto loro, approvando la proposta di deliberazione in questione, si assumerebbero la responsabilità personale di concorrere nella violazione delle disposizioni precedentemente richiamate; con tutte le conseguenze del caso.

Ma le illegittimità non concernono esclusivamente la mancata pubblicazione – nelle forme e nei termini di legge – dello schema di piano triennale sottoposto al Consiglio comunale. Va rilevato, infatti, che: il piano triennale delle opere pubbliche, concernendo attività di programmazione degli investimenti (e, quindi, assimilabile ex lege alle adunanze di trattazione dei bilanci preventivi e consuntivi, di approvazione degli strumenti urbanistici e/o dei regolamenti), va trattato in seduta ordinaria di consiglio; non è stato ancora approvato il D.U.P. (neppure sottoposto al Consiglio comunale, quantunque nelle premesse della proposta di deliberazione n. 23 del 02/08/2018 – punto n. 2 all’o.d.g. – si dà atto che il D.U.P. anni 2018/2020 è stato approvato dalla G.M. in data 25.07.2018, con deliberazione n. 83). Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative; il DUP costituisce, inoltre, nel rispetto del principio di coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione; il piano triennale OO.PP. va approvato unitamente al bilancio di previsione ed al bilancio pluriennale, nel rispetto ed in coerenza con i documenti programmatori; dall’esame della proposta di deliberazione inviata a mezzo posta elettronica dalla Presidente (file  denominato  ’00_Proposta App.  …’,  che  potrebbe  anche  essere  diverso  da  quello ‘depositato’), parrebbe mancare il parere di regolarità contabile.

La proposta di deliberazione de quo è meritevole di ulteriori osservazioni sotto altri aspetti.

  1. Uno dei tre nuovi lavori inseriti nello schema del programma triennale OO.PP. 2018/2020 dalla Giunta con la deliberazione n. 86/2018, ricalca pedissequamente il titolo della deliberazione di G.M. n. 81/2018 adottata dall’organo esecutivo dell’ente in data 25 luglio 2018 (APPROVAZIONE PROPOSTA DI PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO DI CONCESSIONE DI LAVORI A INIZIATIVA PRIVATA AI SENSI DELL’ART. 183, COMMA 15 DEL D.LGS. 18 APRILE 2016, N. 50 E SS.MM.II., PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA SMART DI INNOVAZIONE TECNOLOGICO-SOCIALE PER LA FRUIZIONE DI SERVIZI CON EFFICIENTAMENTO ED ENERGY MANAGEMENT DELLE INFRASTRUTTURE PUBBLICHE).

 Progetto per cui la Giunta Municipale ha già individuato il soggetto privato ‘promotore’, ovvero il CONSORZIO STABILE RUACH SC.AR.L con sede a Taormina (ME), in via Francavilla n. 99.

 La inconsueta celerità – anche in violazione di legge – con cui si chiede all’organo consiliare di procedere alla approvazione del piano triennale OO.PP., in uno alla sottrazione a qualsivoglia forma di pubblicità e di controllo dello stesso, nonché la preventiva individuazione di un soggetto privato attuatore portano a ritenere che vi sia un elevato rischio di ‘ingerenze esterne’ rispetto alla libertà di autodeterminazione del civico consesso.

È appena il caso di sottolineare, inoltre, una casuale coincidenza: la proposta progettuale di cui alla deliberazione di G.M. n. 81/2018 è datata 11.06.2018 ed è stata acclarata al protocollo dell’Ente il 12.06.2018 al n. 5817 (per come riportato nelle premesse della deliberazione di che trattasi), ovvero il giorno successivo alla proclamazione della elezione del nuovo sindaco.

  1. Nella deliberazione della G.M. n. 81/2018 (concernente il progetto di cui al n. 1 dell’elenco dei lavori allegato alla proposta di deliberazione n. 23 del 02/08/2018, punto n. 2 all’o.d.g. della seduta consiliare in oggetto indicata), l’organo esecutivo, oltre ad approvare il progetto ed ad individuare il soggetto privato promotore, ha deliberato di:
  • “accogliere, dichiarare ammissibile e di pubblico interesse la proposta presentata dal CONSORZIO STABILE RUACH S.C.A R.L. con nota prot. 7134 del 23/07/2018 … specificando gli oneri di predisposizione della proposta nella misura di € 26.755,00”;
  • “dare atto che l’approvazione del progetto equivale a dichiarazione di pubblica utilità dell’opera e di urgenza ed indifferibilità dei lavori”;
  • “avviare le procedure per il riconoscimento della pubblica utilità dell’opera ed il conseguente inserimento nel programma triennale e nell’elenco annuale delle OO.PP 2018/2020”.

Tali deliberazioni, concernenti il progetto di cui al n. 1 dell’elenco allegato alla proposta di deliberazione di consiglio n. 23 del 02/08/2018, vanno valutate alla luce del disposto di cui all’art. 6 comma 9 della L.R.n. 12/2011.

In relazione a tutto quanto sopra esposto il Segretario Comunale, cui la presente è indirizzata per conoscenza, è invitato ad esprimere un proprio parere di regolarità.

Altre considerazioni, a margine di quelle fin qui esposte, concernono il rischio che l’eventuale annullamento in via giurisdizionale della deliberazione che il Consiglio comunale potrebbe adottare, sugli atti consequenziali (ipotesi c.d. di nullità derivata). Si pensi, in via esemplificativa, al bilancio di previsione 2018 e al pluriennale 2018/2020, la cui dichiarazione di nullità derivata inciderebbe sull’intera vita dell’Ente.

In un periodo, peraltro, in cui sono state avviate le procedure per la stabilizzazione dei lavoratori precari, che vedrebbero messo a rischio il completamento delle procedure assunzionali.

Alla luce di quanto sin qui evidenziato è ragionevole ritenere che la proposta di deliberazione di cui al punto n. 2 all’o.d.g. dell’adunanza del Consiglio comunale di Capizzi convocato per le ore 12:00 del 06 agosto 2018 sia affetta da illegittimità – sub specie di violazione di legge e di eccesso di potere – fatti salvi ulteriori profili di illiceità di altra e più grave natura.

Spinto dall’esclusiva intenzione di tutelare tutti i componenti del Consiglio comunale, sia facenti parte del gruppo di opposizione, sia componenti il gruppo di maggioranza, nonché dal preminente interesse di perseguire il bene dell’intera comunità capitina, consapevole che la proposta di deliberazione sottoposta al civico consesso è affetta da illegittimità e che la convocazione stessa della seduta consiliare in via d’urgenza non è fondata, chiedo il rinvio della trattazione degli argomenti all’ordine del giorno ad altra seduta che verrà successivamente convocata nel rispetto dei termini e delle disposizioni vigenti”.

 


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