Capizzi, si è concluso il convegno inaugurale del Progetto Urbact III “Città del Volontariato” con tante avvincenti prospettive per il prossimo futuro dei giovani capitini

Condividi l'articolo su:

Nell’ambito del progetto “Città del Volontariato: promuovere l’inclusione sociale e la coesione intergenerazionale nelle città, attraverso il volontariato”, si è svolto a Capizzi, tra il 22 ed il 23 maggio scorsi, presso i locali della Biblioteca comunale, il convegno inaugurale della prima fase di progetto, alla presenza delle delegazioni della città capofila, Athienou (Cipro), della provincia di Kildare (Irlanda) e del comune di Capizzi (Italia), nella qualità di enti partner fondatori della rete di trasferimento (transfer network), approvata dalla Commissione europea, che si avvale del Volontariato per affrontare l’esclusione sociale e la povertà a livello di comunità.

Durante i lavori, supportati dalla Lead expert portoghese Maria Joao Filgueiras Rauch e dal coordinatore locale di progetto Sergio Campanella, l’attenzione è stata concentrata sulle possibili modalità di collaborazione intergenerazionale in cui diverse fasce di età di volontari e individui che affrontano problemi sociali possano lavorare meglio insieme per un’evoluzione sostenibile della qualità della vita all’interno della società locale, anche istituzionalizzando l’attività di volontariato mediante un approccio dal basso verso l’alto, dove i volontari possano decidere ed attuare azioni come assoluti protagonisti, portatori dei concreti bisogni dei destinatari delle attività di volontariato.

Si è proceduto ad un’analisi “sul campo” delle buone pratiche attuate a Capizzi, con un focus sulla loro trasferibilità ed una particolare attenzione ai bisogni dei volontari delle diverse fasce d’età, in vista di una maggiore coesione intergenerazionale all’interno della comunità. Dalle visite sul campo effettuate, si è potuto riscontrare che gli individui di diverse generazioni sono attivi nei confronti dei problemi sociali gli uni degli altri, acquisendo le conoscenze e l’esperienza necessarie per affrontare le attuali sfide presenti e future, allo scopo di creare, modificare, istituzionalizzare e fornire strumenti ai volontari, anche al fine di promuovere le politiche più appropriate a livello locale.

I casi studio strategici esaminati a Capizzi hanno riguardato il volontariato realizzato dai giovani, sia organizzati informalmente, come nel caso dell’allestimento, cura e pulizia dei locali, guide storico-culturali del Museo Parrocchiale di Arte Sacra; sia costituiti in associazione giovanile, come nel caso dell’allestimento, cura e pulizia dei locali, guide storico-culturali di una nobile dimora antica, Palazzo Russo-Larcan, oggi adibita a museo e spazio pubblico culturale, interamente gestito dai giovani volontari dell’Associazione Culturale Gioventù Capitina (ACGC), eccellente esempio di coinvolgimento e inclusione giovanile.

Ma sono stati realizzati anche incontri e interviste mirate, rivolte ad organizzazioni ancor più strutturate, come nel caso della Croce Rossa Italiana, che si occupa di assistenza agli anziani e ai meno abbienti, del trasporto tramite mezzi di proprietà dell’associazione per un alunno disabile in una scuola di istruzione superiore a Nicosia, della formazione nelle scuole e negli enti pubblici sulle pratiche di primo soccorso; e come nel caso dei tre progetti sull’assistenza agli anziani, sulla salvaguardia ambientale nel Parco dei Nebrodi e sulla diffusione nelle scuole dell’eredità culturale e delle tradizioni identitarie locali, tutti e tre gestiti nell’ambito del Servizio Civile Nazionale dall’Associazione EREI, con cui il Comune di Capizzi ha firmato un accordo.

I tre attuali partner di progetto, Comune di Athienou (Cipro), Provincia di Kildare (Irlanda) e Comune di Capizzi (Italia), hanno anche proceduto alla disamina dei requisiti presentati da altre cinque città europee che dovrebbero entrare a far parte della rete nella seconda fase di progetto ed hanno selezionato le città di Radlin (Polonia), Altea (Spagna), Altena (Germania), Arcos de Valdevez (Portogallo) e Ivanic Grad (Croazia), chiudendo così un partenariato di otto istituzioni chiave in tema di volontariato nello sviluppo urbano che assicura una corretta distribuzione geografica fra est, nord, ovest e sud dell’UE, nonché un appropriato equilibrio fra regioni economicamente più avanzate e regioni in ritardo di sviluppo, come nel caso di Capizzi.

Prossimi appuntamenti a Capizzi nell’ambito di questa prima fase sono la costituzione e le riunioni dei gruppi di sostegno locale, uno per ciascuna città partner, che dovranno essere formati tra tutte le parti interessate, a diverso titolo, nel volontariato e dovranno analizzare i problemi, gli obiettivi e le azioni da realizzare nella rete di trasferimento a livello locale e nazionale. I membri di ciascun gruppo di sostegno locale possono includere rappresentanti eletti delle città partner, rappresentanti di gruppi riconosciuti e organizzati dell’area che applicheranno gli obiettivi di trasferimento, autorità di livello regionale/nazionale, individui e società che siano disposti a mettere a disposizione risorse utili al volontariato in ambito locale.

Inoltre, nel pomeriggio del 23 maggio, presso la sede del Comune di Capizzi, il Capo Settore del Dipartimento Amministrativo del Comune di Capizzi, dott. Antonino Cacciato Insilla ed il Sindaco del Comune capofila di Athienou, ing. Kyriacos Kareklas, hanno sottoscritto la Convenzione Congiunta di partenariato del progetto “Città del Volontariato”, che suggella la piena partecipazione del Comune di Capizzi al progetto transnazionale in questione.

“Nonostante le giornate dedicate al convegno inaugurale di progetto siano state intristite e, in qualche modo, alterate dalla tragica quanto improvvisa scomparsa del nostro arciprete, pubblicamente riconosciuto come istituzione spirituale di importanza oramai “storica” dalla comunità capitina, i lavori del convegno di lancio del progetto si sono svolti con la profusione del massimo impegno da parte di tutti, dal team tecnico e politico del Comune, ai rappresentanti, giovani e meno giovani, del volontariato capitino – ha sottolineato Giacomo Purrazzo, sindaco di Capizzi – Quest’impegno è stato ben compreso e fortemente apprezzato dalle delegazioni straniere ospiti a Capizzi, che non solo sono rimaste positivamente colpite dall’elevato livello dell’offerta culturale, ambientale e sociale della nostra comunità; ma hanno anche offerto interessanti spunti di riflessione e di futura azione su come poter meglio strutturare l’importante tessuto socioeconomico del volontariato capitino al fine di creare una rete di giovani neo-imprenditori capitini e di altre realtà europee che, all’insegna dell’innovazione, possano tutti insieme valorizzare al meglio le risorse di cui ciascun territorio dispone per veicolarle in un circuito europeo. Questa proposta, sollevata dalla delegazione irlandese guidata da Ann Marie Conneely ed immediatamente condivisa dalla Lead expert Maria Joao Filgueiras Rauch e dal coordinatore locale Sergio Campanella, produrrebbe un risultato non atteso dal progetto, ma utile ad accrescere il valore aggiunto sia del progetto in questione, sia delle prospettive turistiche concrete e redditive per i giovani del nostro territorio. Siamo quindi tutti pronti a rimboccarci ancor più le maniche per il lavoro da compiere nei prossimi mesi, in vista di un risultato tanto avvincente quanto immediatamente fattibile”.

 


Condividi l'articolo su: