Consiglio comunale caldo ad Assoro sul tema dell’acqua

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Il consiglio comunale di Assoro, su richiesta di due consiglieri di minoranza, è stato convocato insolitamente alle ore 9.30 ed ha visto la partecipazione dei cittadini assorini visto e considerato che la tematica è molto sentita, infatti, si è parlato del servizio distribuzione dell’acqua, inutile la richiesta di tenere il civico consesso in ore pomeridiane per dare modo a chi lavora di essere presente.

Non ci soffermeremo sulla richiesta di un consiglio comunale aperto che permettesse di dare voce ai cittadini, il presidente ha ritenuto opportuno un consiglio straordinario, dando la possibilità di parlare ai tecnici di Acquaenna.

Dal dibattito, a volte accalorato, una cosa è emersa per affermazione della stessa Acquaenna che si sta cercando di evitare i disagi, ma che questi non potranno in breve tempo essere superati.

Su richiesta di un consigliere, con molta onestà intellettuale, lo stesso tecnico ha affermato che effettivamente i cittadini sono costretti a pagare, sia pur in minima parte, l’aria, si l’aria che riempiono i tubi quando viene tolta l’acqua.

Il sindaco ha affermato che è opportuno costringere Acquaenna a fornire un servizio ottimale, mettendo da parte ogni ipotesi di rescissione del servizio attraverso le vie legali, evidentemente la campagna elettorale è finita ed il risultato è stato acquisito.

Altro elemento che è stato evidenziato la carenza strutturale dell’impianto idrico di Assoro che certo non è vetusto ma presenta troppi elementi di criticità, a tal proposito un consigliere di maggioranza ha proposto una commissione consiliare d’indagine per avere chiaro il quadro della situazione dell’impianto realizzato alcuni decenni addietro per il quale Acquaenna sta cercando di ipotizzare la sostituzione completa del tratto a valle delle scuole elementari che è il tratto che richiede continui interventi. Vero che in Italia le commissioni d’indagine servono per non sapere mai la verità, vedi il caso Ustica, ma certamente è una ipotesi per sapere il perché di certi lavori che presentano non appena collaudati elementi di criticità.

Emblematico, non era mai successo, i toni usati dal nuovo presidente del consiglio nei confronti dei consiglieri di opposizione e soprattutto nel limitare, su un problema così vitale per i cittadini, la durata degli interventi, addirittura togliendo la parola, segno certo d’insofferenza di fronte all’incalzare dei consiglieri di minoranza.

Una cosa è emersa evidente in consiglio, eletto nella tornata elettorale del 10 giugno, vi sono due realtà nette una maggioranza silenziosa e l’opposizione figlia di due realtà diverse: lista civica e M5S alquanto agguerrite.

Pippo Bruno

 


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