Coordinamento provinciale Comitati cittadini ennesi: “I Comuni sono disinteressati alle criticità del servizio idrico”

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Un primo passo verso l’acqua pubblica in provincia di Enna è stato compiuto dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che con un proprio decreto ha costituito la commissione tecnica presso l’Ato idrico in liquidazione. Si è trattato di un atto fondamentale ed importante in applicazione dell’articolo 12 della legge regionale 19/2015 che prevedeva la costituzione di questa commissione con funzioni di verifica sugli inadempimenti contrattuali sulla base della convenzione stipulata con il gestore idrico integrato Acquaenna.

Fanno parte di questa commissione tecnica il presidente Ferdinando Guarino, commissario straordinario e liquidatore dell’Ato Enna, Piero Capizzi, sindaco di Calascibetta, Luigi Bonelli, sindaco di Nicosia, Francesco Bivona, sindaco di Regalbuto, Angelo Assennato, rappresentante delle organizzazioni sindacali, Carlo Garofalo, rappresentante dei comitati cittadini per l’acqua pubblica, Salvatore Anzà, dirigente del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti. Entro 90 giorni dalla riunione dovranno trasmettere al presidente Musumeci, all’assessore regionale all’Energia e al dipartimento regionale Acquea e rifiuti, una relazione scritta sugli esiti della verifica.

Il Coordinamento provinciale Comitati cittadini ennesi è preoccupato per il ritardo con cui si sono mossi la maggior parte dei 19 comuni che fanno parte dell’Ato idrico, tanto da sollecitare tramite pec i comuni, i consigli comunali ed i singoli consiglieri a tenere una seduta di consiglio straordinaria per approvare un allegato ordine del giorno attraverso il quale il consesso invitava il sindaco ad acquisire un’apposita relazione redatta dall’ufficio tecnico per far emergere le criticità del servizio idrico in ciascun comune, da inviare alla Commissione tecnica per acquisire sia i verbali che la stessa relazione finale.

Alcuni di questi consigli si sono tenuti ad Agira, Troina, Aidone e Centuripe, qualcosa si muove a Catenanuova. Per Enna è stato audito in conferenza dei capigruppo il Coordinamento provinciale Comitati cittadini ennesi ed è stato mandato al sindaco di approfondire il tema. Di altri Comuni non si ha alcuna notizia e addirittura i consiglieri di Valguarnera e Piazza Armerina non sono nemmeno stati avvertiti. A Regalbuto e Valguarnera dopo diverse polemiche è stato preso l’impegno di inerire l’argomento all’ordine del giorno nella rima seduta utile.

Amareggiato per questa situazione l’ingegnere Elio Pistorio, rappresentante del Coordinamento provinciale Comitati cittadini ennesi, si legge in un comunicato diffuso agli organi di stampa: “non siamo in campagna elettorale e per queste ragioni i nostri rappresentanti non svolgono il ruolo di interpreti degli interessi della propria collettività, che da tempo ha manifestato che è stanca di pagare l’acqua tra le più care d’Italia, ricevendo peraltro, un servizio non corrispondente, in termini di qualità e di funzionalità, a quello che si paga. Magari, parecchi di quelli che oggi fanno finta di non capire o di non leggere, ieri ai cittadini hanno chiesto il voto anche per tornare alla gestione pubblica del servizio. I cittadini hanno, attraverso questa vicenda, la possibilità di vedere il vero volto dei propri amministratori. Invitiamo, ancora una volta, tutti i rappresentanti istituzionali eletti di farsi carico delle esigenze dei cittadini e di mettersi al loro servizio”.

 


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