Enna, arrestato un uomo per violenza sessuale e minacce

Condividi l'articolo su:

Nella mattinata del 21 febbraio i Carabinieri della Compagnia di Enna hanno posto agli arresti domiciliari un cinquantenne di Enna, ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale e minacce. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip presso il Tribunale di Enna, Luisa Maria Bruno, su richiesta della locale Procura, pubblico ministero Daniela Rapisarda.

L’attività investigativa, scaturita a seguito delle denunce di due giovani donne formalizzate sul conto del soggetto, ha consentito al personale della Stazione Carabinieri di Enna, che ha condotto le indagini tra giugno e luglio 2017, di accertare come l’uomo abbia abusato sessualmente di una ragazza e, in un’altra occasione, abbia cercato di avere un rapporto sessuale con l’altra giovane senza però riuscire nel suo intento criminoso, spingendosi tuttavia a minacciarla.

Lo sviluppo delle indagini ha poi consentito di appurare che l’uomo, nel giugno 2017, abbia abusato sessualmente della giovane dopo una serata trascorsa in sua compagnia. Nell’occasione la vittima, che era in compagnia di alcuni suoi amici, venne avvicinata dall’uomo che, vedendola particolarmente euforica, la invitò a fare un giro in macchina con lui. A quel punto, tenuto conto dello stato di scarsa reattività della vittima, che aveva assunto sostanze alcoliche, sarebbe stata consumata la violenza sessuale. Una volta ripresa, la giovane si recò presso la locale Stazione Carabinieri per denunciare il fatto.

Un altro episodio è avvenuto alcuni giorni dopo la prima violenza sessuale, allorquando l’uomo, avvicinatosi ad una giovane ragazza che attendeva l’autobus in viale Diaz, pronunciò al suo indirizzo alcune frasi oscene, giungendo ad afferrarle la mano fino a costringerla a toccargli le parti intime. La ragazza riuscì a liberarsi dalla presa e l’uomo, prima di andarsene, la minacciò dicendole che prima o poi l’avrebbe ritrovata.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 


Condividi l'articolo su: