Enna, dichiarazioni del sindaco Dipietro su quanto avvenuto nel consiglio comunale del 29 marzo

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“Spiace dover prendere atto, ancora una volta, che una parte delle forze consiliari continua a perseguire, con pervicacia, l’obbiettivo di dare continue spallate ad un’amministrazione rea soltanto di voler amministrare secondo il mandato popolare ricevuto.

Per fare ciò non si esita ad approvare un innalzamento della fascia di esenzione dell’addizionale IRPEF che provoca un danno alle casse comunali di circa 180.000 euro a fronte di un’area di esenzione aggiuntiva non solo esigua, ma che va in direzione di nuclei familiari con redditi non certamente bassi, pari a 23.000 euro annui.

Insomma si preferisce sostenere fasce di reddito che possono tranquillamente contribuire alla spesa pubblica pur di creare una difficoltà a chi amministra, con il fine di mettere in cattiva luce il governo cittadino, tentando maldestramente di frenarne l’azione a tutto danno della collettività.

Certamente, sulla base di questo taglio, basato su un principio di esenzione che considero socialmente ingiusto e, quindi, politicamente errato, dovremo fare delle scelte, rinunciando o ridimensionando fortemente appuntamenti già programmati quali il Premio Neglia, il Premio Signorelli ma anche gli eventi estivi e quelli legati al Natale.

Una programmazione tesa a dare lustro e motivi di attrazione alla nostra città che dovrà, gioco forza, essere rivista per favorire pochissimi nuclei familiari certamente non considerabili come meno abbienti.

Tutto ciò mentre resta inspiegabilmente al palo il provvedimento di istituzione della Tassa di Soggiorno, prevista in tutti i Comuni italiani e che non grava sulle tasche dei cittadini, che avrebbe garantito un gettito di circa 90.000 euro e che una volontà colpevolmente dilatoria messa in atto dall’opposizione non ha voluto rendere disponibili per la città”.

 


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