I Circoli PD di Nicosia e Villadoro lanciano un allarme di etica pubblica per gli amministratori comunali sotto processo

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Pubblichiamo integralmente il comunicato dei Circoli PD di Nicosia e Villadoro.

I Circoli del Partito Democratico di Nicosia e Villadoro denunciano la crisi che sta attraversando il Comune di Nicosia sia per la inefficienza dell’attività amministrativa sia per la gravità di alcuni fatti che mettono in evidenza la mancata applicazione del principio della etica pubblica da parte dell’Amministrazione comunale.

Il Sindaco e la sua maggioranza hanno affrontato  i gravi problemi che interessano la nostra città con superficialità e scarso impegno: 1) E’ mancata una incisiva azione per rendere l’Ospedale “C. Basilotta” pienamente funzionante in tutti i suoi potenziali servizi previsti dalla nuova rete ospedaliera, anche se alcuni di essi, nonostante la carenza di personale, offrono prestazioni di grande qualità al territorio nord della provincia di Enna e a quello più vasto dell’interno della Sicilia; 2) Nei confronti del tema relativo alla riapertura del Tribunale l’azione dell’Amministrazione  è stata ambigua e miope, puntando solamente all’apertura dello “Sportello di prossimità”, poco utile alla comunità e, invece, boicottando la riapertura dell’intera struttura giudiziaria, anche a seguito della legge della regione siciliana che si fa carico dei costi di gestione; 3) Non c’è stata nessuna azione incisiva nei confronti dell’ANAS e della regione per affrontare tutte le questioni riguardanti il completamento della strada Nord-Sud; 4)  Poco è stato fatto in favore del lavoro e dello sviluppo agricolo ed artigianale. Non è stato redatto nessun progetto per attingere a fondi regionali, nazionali ed europei e, nonostante siano stati già spesi per consulenze 120 mila euro, l’aggiornamento del PRG è in una fase di stallo, non creando le necessarie opportunità di rilancio del settore edile. Questi scarsi risultati dell’attività amministrativa sono legati al forte calo demografico che anche la nostra città sta subendo, in linea con i dati dell’intera regione siciliana (Settembre 2018: 13427 abitanti). Nel 2018 Nicosia subirà un calo di popolazione di circa 200 unità, che, al netto del calo delle nascite, è dovuto all’imponente fenomeno emigratorio che sta interessando interi nuclei familiari e soprattutto i giovani.

In questo contesto sconfortante dal punto di vista socio-economico si assiste anche al fatto che l’Amministrazione comunale ignora l’applicazione del principio dell’etica pubblica la quale,  trascurando gli interessi di carattere personale, garantisce sempre  la dignità e la correttezza della gestione della “COSA PUBBLICA” nell’esclusiva tutela del “BENE COMUNE”.

Alcuni mesi addietro un assessore comunale è stato costretto a dimettersi dal suo incarico per aver subito un procedimento cautelare di interdizione dai pubblici uffici di sei mesi e per essere stato rinviato a giudizio per fatti riguardanti la sua funzione di amministratore comunale. Ciò è avvenuto all’interno di un’inchiesta che ha anche evidenziato un uso improprio di 120  buoni pasto da destinare a bambini non abbienti.

Nel mese di novembre scorso un altro assessore comunale ha subito un altro procedimento cautelare di interdizione per un anno dai pubblici uffici, relativamente all’attività scolastica, per il reato di falso ideologico commesso nella qualità di responsabile di una scuola privata. In questo caso, anche se ancora non c’è stata una condanna penale per l’eventuale applicazione della legge Severino,  si ritiene necessario che l’assessore in questione si debba dimettere o che il Sindaco gli debba revocare la delega e questo affinché l’interessato, durante il processo, possa dimostrare la sua innocenza con più libertà e senza il coinvolgimento del Comune, che proprio per essere COSA PUBBLICA va tutelato nella sua dignità e liberato da dubbi e sospetti nella sua conduzione, che deve essere sempre limpida e ineccepibile  davanti a tutti i cittadini;

Un altro caso inquietante, inoltre, riguarda un consigliere di maggioranza che è sotto processo per furto, commesso al di fuori della attività amministrativa, e che rappresenta, per delega del Sindaco, il Comune presso il consiglio di amministrazione di un consorzio di comuni che si occupa di programmi di sviluppo territoriali e gestione di fondi pubblici. Anche in questo caso si chiedono le dimissioni o la revoca dall’incarico di rappresentante del nostro Ente presso la struttura sovracomunale per le stesse motivazioni sopraesposte, in quanto è opportuno che, fino a conclusione del processo, nessuno possa dubitare sulla capacità e integrità dell’amministratore coinvolto nel rappresentare gli interessi del BENE COMUNE.

I circoli del PD di Nicosia e Villadoro

 


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