Il sindaco di Enna incontra mons. Murgano: “passi concreti in direzione della riapertura del Museo Alessi”

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“Abbiamo mosso dei passi concreti in direzione della riapertura del Museo Alessi”.

Con queste parole il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, commenta gli esiti dell’incontro avuto nei giorni scorsi con monsignor Murgano, da qualche mese titolare della Chiesa Madre.

“L’impegno dell’amministrazione comunale sui temi della crescita dell’offerta culturale della nostra città è stato in questi anni costante e ha riguardato e riguarda anche il centro storico cittadino e, in particolare la zona in cui sorge il Duomo, già interessata ad interventi di riqualificazione e che vedrà a breve partire i lavori che cambieranno, in meglio, il volto del sagrato, ovvero della piazza antistante l’ingresso principale dove, tra l’altro, saranno nuovamente collocati gli storici lampioni”.

Tutto ciò senza dimenticare che il Duomo stesso sarà a breve interessato da lavori di ristrutturazione, già finanziati con le somme provenienti dal cosiddetto Patto per il Sud.

In questo senso, nel corso dell’incontro con monsignor Murgano, abbiamo avuto modo di affrontare una questione che si trascina da diverso tempo, ovvero la possibilità di riapertura del Museo Alessi, che darebbe un notevole impulso all’intera città in tema di attrattiva turistica ma anche di offerta culturale.

Su questo tema ho constatato con piacere la disponibilità del titolare della parrocchia della Chiesa Madre che mi ha informato che i locali che ospitavano il museo saranno a breve oggetto di un intervento di ristrutturazione, con fondi della CEI, che consentiranno di superare le criticità strutturali che hanno costituito, fino ad oggi, un ulteriore ostacolo sulla strada della riapertura.

Non appena conclusi questi lavori saremo nelle condizioni di programmare la riapertura, attraverso la firma di un apposito protocollo di intesa, che consentirà di restituire alla città un ulteriore prezioso tassello costituito da un bene culturale conosciuto in tutto il mondo per la varietà e l’importanza dei suoi reperti, compreso il preziosissimo tesoro del Duomo”.

 


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