Le “armonie di relazioni” di Vita 21 Enna alla primaria dell’ I.C. Francesco Paolo Neglia

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Armonie di relazioni, il programma, promosso dall’Associazione “Vita 21 Enna” approda all’Istituto Comprensivo “Francesco Paolo Neglia”, diretto da Marinella Adamo.  Oggi pomeriggio, a partire dalle 16, i volontari dell’Associazione, presieduta da Marco Milazzo, incontreranno nei locali della sede centrale dell’Istituto, in via Aldo Moro, le famiglie dei circa 150 alunni, che frequentano le classi prima e quarta della scuola Primaria e saranno protagonisti del progetto “Kairós”, uno dei momenti del più ampio percorso di crescita personale e familiare finalizzato a creare valide occasioni di riflessione sul valore positivo della diversità e sull’importanza di vivere a scuola relazioni gioiose ed armoniose, partendo dall’esperienza.

Per “Vita 21 Enna”, infatti, solo stimolando la conoscenza e la sperimentazione della disabilità è possibile apprezzarne il valore, “vivendola” come risorsa e arricchimento sociale attraverso un processo di trasformazione, dove in gioco è la persona e non la condizione genetica. Solo in questo modo si promuove una nuova cultura di “integrazione al contrario” che, attraverso una maggiore consapevolezza della ricchezza insita nelle diversità, contribuisca a costruire una società meno sterile ed individualista e più attenta anche ai bisogni dell’altro.

“La diversità mi appartiene” (Progetto Kairós) è nato otto anni fa in Veneto per iniziativa di un genitore di un figlio disabile. Notando il grande disagio relazionale, in cui il bambino versava in classe, il genitore ha elaborato, con l’aiuto di pedagogisti e psicologi, un “viaggio” per gli alunni normodotati, alla scoperta della diversità vissuta come ricchezza. Il progetto, attualmente diffuso in 157 Istituti scolastici di 27 province italiane, è interamente finanziato dal Club service Lions, con materiale fruibile dagli studenti (libri, supporti audio-video) e manuali per gli insegnanti, di rapida consultazione.

“Nelle prossime settimane i bambini faranno semplici, ma significative esperienze e questo è il punto di forza del progetto. Per esempio, per cogliere le difficoltà di un non vedente, si chiederà loro di prendere dall’astuccio dei pennarelli ad occhi chiusi, così come si chiederà di comunicare dei bisogni personali con il solo uso del disegno, mettendosi in questo modo nei panni di una persona che non ha sviluppato il linguaggio – afferma Valeria Petralia, responsabile “Mondo Scuola -Vita 21 Enna” -. Sono solo esempi di un percorso di crescita e riflessione che riguarda tutti noi e che vogliamo costruire insieme alle famiglie: per rendere il percorso più stimolante, ricco e incisivo abbiamo bisogno del supporto dei genitori, cui chiediamo pertanto di non mancare a questo incontro”.

Il progetto “Kairós”, infatti, si sofferma sulle disabilità di tipo senso-percettivo, dando più risalto a esperienze che hanno un’incidenza soprattutto a livello fisico (vedere, sentire, muoversi) e sono, quindi, più comprensibili, perché tangibili. Esperienze che possono essere descritte in modo personale anche dai bambini con disabilità senso-percettiva e motoria, i quali possono essere in grado di raccontarsi, farsi conoscere, dare una visione di sé ai compagni.

“Per noi famiglie di “Vita 21 Enna” l’incontro di oggi pomeriggio costituisce un momento importantissimo, direi storico – sono le parole del Presidente Milazzo -. Da quando lavoriamo per la cultura della disabilità, abbiamo incontrato insegnanti, tanti studenti in svariate occasioni, istituzioni, associazioni, ma mai i genitori, nostri “colleghi” nel crescere i figli. Non vediamo l’ora di condividere con loro il nostro punto di vista sulla diversità e attingere dalle loro esperienze, in uno scambio che porterà con sé tutti i significati e le conseguenze dell’essere dono gli uni per gli altri”.

 


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