Nella nuova rete ospedaliera siciliana il Basilotta di Nicosia confermato ospedale di base con il punto nascita e inserito nella rete per l’infarto

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Pubblicata l’8 febbraio sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana la nuova rete ospedaliera siciliana.

La Regione Siciliana è stata suddivisa in quattro bacini: Bacino 1 Catania, Ragusa e Siracusa. Bacino 2 Messina. Bacino 3 Palermo e Trapani. Bacino 4 Agrigento, Caltanissetta ed Enna.

Nello specifico del Bacino 4 è previsto un Dea di secondo livello il S. Elia di Caltanissetta, tre Dea di primo livello, Agrigento-Sciacca-Ribera, Gela ed Enna, quattro presidi di base Canicattì, Licata, Piazza Armerina e Nicosia e quattro presidi in zona disagiata, Mussomeli, Mazzarino, Niscemi e Leonforte. Sostanzialmente non cambia nulla rispetto alla rete presentata nel giugno 2018 dall’attuale governo regionale e dall’assessore Razza.

Per quanto riguarda l’Asp di Enna il dato più evidente è l’aumento di posti letto che nel complesso passeranno da 432 a 539. Vengono tagliati i primari, le Unità operative complesse passano da 33 a 24, le semplici aumentano da 34 a 39 e le dipartimentali da 7 a 18. In totale si passa da 74 Unità operative ad 81.

L’Umberto I di Enna è un Dea di primo livello con 295 posti letto quindi 44 in più rispetto alla precedente programmazione. Perde 5 Unità operative complesse, ne acquisisce 3 semplici e 4 dipartimentali, passando da 36 a 38 Unità operative.

Il Ferro Branciforti Capra di Leonforte, ospedale di zona disagiata, perde l’Unità complessa di Medicina generale acquista l’Unità complessa di Recupero e riabilitazione funzionale, in totale avrà una Unità operativa complessa, 6 semplici e 2 dipartimentali, passando da 8 a 9 Unità operative. Nel totale i posti letto passano da 38 a 60.

Il Chiello di Piazza Armerina, ospedale di base, perde un’Unità operativa complessa, ne acquisisce una semplice e due dipartimentali, in totale saranno presenti nel presidio ospedaliero 15 Unità operative rispetto alle 13 precedenti. Nello specifico la Chirurgia passa da Unità complessa a Unità dipartimentale, rimane l’Unità complessa di Medicina generale e vengono aggiunte le Unità semplici di Ostetricia, Pediatria, Lungodegenti, Recupero e riabilitazione funzionale. Rimangono invariati i posti letto, sono in tutto 70.

Il Basilotta di Nicosia, ospedale di base, perde due Unità operative complesse passando da 5 a 3 (Medicina, Ortopedia, Unità coronarica), rimangono invariate le 10 Unità operative semplici (Medicina, Ostetricia, Pediatria, Geriatria, Recupero e riabilitazione, Lungodegenti, Servizio trasfusionale, Pronto soccorso, Emodinamica, Farmacia ospedaliera) e passano da due a sei le Unità operative dipartimentali (Chirurgia, Cardiologia, Radiologia, Laboratorio analisi, Anestesia, Direzione sanitaria di presidio), in totale le Unità operative passano da  17 a 19. Nello specifico il presidio ospedaliero acquista l’Unità complessa Coronarica con 4 posti letto, torna la Cardiologia come Unità dipartimentale con 12 posti letto e la Chirurgia, Unità dipartimentale con 8 posti letto.  Le Unità complesse Lungodegenti e Riabilitazione diventano Unità semplici conservando i 36 posti letto. Aggiunta anche l’Unità semplice di Pediatria con 6 posti letto. Rimangono le Unità semplici di Geriatria con 10 posti letto e Ostetricia e Ginecologia con 8 posti letto. Diventano Unità semplici anche Radiologia e Laboratorio Analisi che prima erano Unità complesse. In totale i posti letto passano da 73 a 114.

Buone notizie per il punto nascita di Nicosia, mantenuto in deroga al decreto Balduzzi, è stata considerata, si legge nel documento metodologico, la particolare allocazione geografica del Comune di Nicosia, l’assetto viario e la distanza dall’Hub di riferimento.

Tra le novità positive, il presidio ospedaliero di Nicosia è stato inserito nella rete Ima, la rete per l’infarto miocardico acuto, che rappresenta un complesso modello integrato di intervento che prevede una stretta collaborazione tra le Utic, i laboratori di Emodinamica, il 118, i dipartimenti di Emergenza urgenza con i loro Pronto soccorso, con la finalità di migliorare i percorsi diagnostici-terapeutici dei pazienti con infarto miocardico per migliorarne la prognosi razionalizzando al tempo stesso l’impiego delle risorse necessarie. Per l’Asp di Enna solo il Basilotta è stato inserito nella rete Ima.

Tra le novità positive anche le ambulanze del 118 saranno tutte medicalizzate (MSA) quelle dell’Asp di Enna. passeranno da quattro a sei e saranno presenti a Enna Bassa, Nicosia, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto e Troina.

 


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