Nicosia, allevatori in presidio permanente in aula consiliare certificano il disagio e la crisi del settore agro-zootecnico – VIDEO

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Il 19 giugno l’aula consiliare del Comune di Nicosia è stata occupata pacificamente da un gruppo di allevatori nicosiani, per una forma di protesta che vuol porre l’accento sul grave disagio che tante aziende del settore agro-zootecnico stanno patendo in questi anni a causa del mancato pagamento delle misure a superficie del Psr 2014-2020.

La situazione è esplosiva, ma ancora contenuta, è stato il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli  in prima persona, insieme all’assessore all’agricoltura Gianfranco Castrogiovanni a schierarsi a fianco degli allevatori legittimando questa protesta e ricordando come la sua amministrazione abbia favorito gli incontri con l’ex ministro dell’agricoltura Martina e l’attuale assessore regionale Bandiera, senza però ottenere sostanziali risultati. Numerose le visite in assessorato e gli incontri con i funzionari regionali che però non hanno sortito alcun risultato concreto. Le misure sono bloccate per diversi problemi burocratici e vincoli che minano la stabilità economica di centinaia di agricoltori ed allevatori.

Gli allevatori chiedono un incontro con il Prefetto di Enna e con il presidente della Regione, non vogliono più contatti con l’assessore regionale all’agricoltura Bandiera, ritenuto da questi operatori del settore inadeguato al ruolo alla stregua dei suoi predecessori. Il sindaco si è fatto garante di questi incontri chiamando in diretta gli interessati, ma non ricevendo alcuna risposta se non da un funzionario della Prefettura. E’ stato stilato dal primo cittadino un documento ufficiale con richiesta d’incontro e gli allevatori sono pronti a recarsi in massa a Enna e a Palermo per incontrare le istituzioni, insieme ai colleghi degli altri comuni che si trovano nella medesima situazione.

Un’altra richiesta da parte degli allevatori e quella che riguarda direttamente l’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Nicosia che nei giorni scorsi ha inviato una diffida ad alcuni affittuari dei terreni per il mancato pagamento dei canoni, il debito complessivo si aggira sui 100 mila euro. Buona parte degli allevatori non riesce a pagare il canone d’affitto dei terreni. E’ stato spiegato che l’azienda non può rinunciare al credito, ma attraverso un legale sta studiando la possibilità di dilazionarlo,per trovare una via d’uscita a questa vicenda che accontenti sia l’Assp che gli allevatori. L’assessore Castrogiovanni ha chiesto però di continuare a pagare i canoni in quanto l’azienda non può rinunciare al credito che fino ad oggi è stato maturato, in quanto porterebbe al fallimento della stessa Silvopastorale.

Una situazione molto delicata ed esplosiva, frutto di anni in cui la politica ha fatto solo false promesse e non ha mai risolto il problema dei pagamenti dei contributi, anzi con ulteriori vincoli burocratici ha aggravato la situazione abbastanza precaria.

Gli allevatori in sit-in permanente continueranno la loro protesta fino a quando non riceveranno risposte alle loro legittime richieste.

 


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