Nicosia, consiglio ed amministrazione comunale contrari ai tagli delle classi nelle scuole

Condividi l'articolo su:

Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un documento redatto dall’assessore all’istruzione del comune di Nicosia, Gianfranco Castrogiovanni, nel quale si ribadisce la totale contrarietà al taglio delle classi messo in atto dall’Ufficio VI Ambito territoriale Caltanissetta ed Enna (ex Provveditorato agli Studi).

I tagli a Nicosia riguardano la scuola media di Villadoro e due classi dell’Istituto Superiore Fratelli Testa. Nello specifico per Villadoro attualmente è prevista una pluriclasse per il primo e secondo anno delle medie ed una classe per la terza, per l’anno scolastico 2018-19 è previsto l’unione in un’unica pluriclasse con 14 alunni. L’Istituto Superiore Fratelli Testa aveva richiesto la composizione di due prime classi per il Liceo Classico con un totale di 36 alunni, due prime classi per il Liceo delle Scienze Umane con 32 alunni con un disabile grave, due prime classi per il Liceo Scientifico con 40 alunni ed una per il Liceo Linguistico con 14 alunni. L’Ufficio Ambito Territoriale ha invece tagliato una classe del Liceo Scienze Umane ed una classe del Liceo Linguistico applicando l’articolo 16 del Dpr 81/2009 che prevede che le classi siano composte da almeno 27 alunni, giustificando questo provvedimento con il calo demografico registrato in questi anni.

Il documento approvato in consiglio comunale chiede che vengano ripristinate le classi per non ridurre l’offerta formativa e ricorda che la legge all’articolo 5 prevede che le classi con un disabile siano formate con al massimo 20 alunni, un’unica classe con 32 studenti con un disabile grave comprometterebbe lo svolgimento regolare dei programmi scolastici, di fatto si avrebbe una “classe pollaio” compromettendo l’offerta formativa. E’ lo stesso articolo 16 che prevede che “la previsione del numero delle classi del primo anno di corso … deve essere formulata dividendo per 27 il numero complessivo di alunni iscritti nell’istituto”, quindi le classi si possono formare anche con alunni di numero inferiore previsto per legge.  L’articolo 8 prevede inoltre per le comunità montane, come Nicosia, che le classi siano composte con meno di 27 alunni in deroga all’articolo 16. Per Villadoro la proposta è di comporre una pluriclasse per la prima e la seconda media ed una per la terza, così come è attualmente, la scuola ospita gli alunni provenienti anche dalla frazione di Cacchiamo, isolata da Comune di appartenenza di Calascibetta da oltre 10 anni a causa di un’interruzione stradale.  E’ stato inoltre ricordato come la situazione territoriale ed olografica del territorio non permette facilità di spostamento per gli alunni, un taglio di questo genere ne comprometterebbe di fatto il diritto alo studio costituzionalmente garantito.

L’assessore Gianfranco Castrogiovanni, autore del documento, ha chiesto che venga allegato una raccolta firme per dar maggior peso alla richiesta ed ha auspicato che insegnanti e famiglie inondino di e-mail di protesta gli uffici preposti.

In consiglio erano presenti i due dirigenti scolastici (ex presidi) degli istituti, che sono intervenuti al dibattito. Il dirigente dell’Istituto Superiore Fratelli Testa, Josè Chiovetta, ha auspicato che venga riformata dall’Ars la legge regionale 6/2000 e che si rivedano i parametri previsti in queste norme ed ha chiesto che si realizzi un patto territoriale tra le scuole della provincia ed il Libero Consorzio di Enna, affinchè questi problemi di tagli di cattedre e classi non si presentino ogni anno. La dirigente Maria Giacoma Mancuso Fuoco della Dante Alighieri ha rappresentato la grave situazione presente a Villadoro la cui offerta formativa odierna è già compromessa. Attualmente l’istituto con tre piccole stanze  ospita la scuola dell’infanzia, due pluriclassi delle elementari una pluriclasse ed una terza classe delle medie. Tutte senza servizi aggiuntivi, senza palestre, gli alunni sono penalizzati rispetto a quelli di altri luoghi d’Italia.

Un intero territorio si è mobilitato con i propri amministratori e se pur non presenti in consiglio, hanno dato la loro solidarietà ed appoggiato le proposte presenti nel documento approvato, i Comuni di Cerami, Troina, Capizzi e Sperlinga (unico sindaco Giuseppe Cuccì presente in aula) molti degli studenti abitanti in queste località usufruiscono dell’offerta scolastica degli Istituti Superiori di Nicosia.

Il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, chiudendo il dibattito in aula, ha ricordato i tanti problemi e le battaglie per i servizi che in questi anni la sua amministrazione ha dovuto affrontare. Martedì 24 luglio sarà ricevuto a Palermo dall’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, accompagnato dall’assessore Gianfranco Castrogiovanni ed illustrerà questa ulteriore problematica del territorio al rappresentante del governo regionale. In questi anni il territorio si è visto svuotare di servizi ed uffici essenziali e di conseguenza della stessa popolazione. L’intera provincia di Enna è stata incredibilmente esclusa dalla strategia di sviluppo per le zone interne della Sicilia ed è su questa battaglia insieme agli altri sindaci dell’ennese che l’attuale primo cittadino intende sviluppare un discorso più ampio per salvaguardare i diritti dei cittadini non solo nicosiani. Per la salvaguardia delle scuole il sindaco confida nella prossima apertura dello Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, con l’arrivo in città di 40 famiglie con figli, un modo per integrare questi stranieri, ma soprattutto per salvaguardare la popolazione scolastica del territorio a rischio di forti tagli nei prossimi anni.

 


Condividi l'articolo su: