Nicosia, fine settimana con il convegno internazionale di studi ‘’Famiglie nobili di spada’’

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La chiesa di San Vincenzo Ferreri ha ospitato il 30 settembre e l’1 ottobre il convegno internazionale di studi “Famiglie nobili di spada – Tra Europa e Sicilia”, organizzato dall’Ecomuseo Petra D’Asgotto, dal Comune di Nicosia e dalla Società Nissena di Storia Patria.

Il convegno ha approfondito lo studio sulla “Nobiltà di Spada”, in francese “Noblesse d’èpèe”, uno dei due settori della nobiltà ereditaria, di origine signorile, formatasi agli inizi dell’XI secolo, quando furono istituzionalizzate le differenze formali tra le alte gerarchie feudali e il resto del popolo. Ai membri di questa nobiltà, che godevano di speciali procedure giurisdizionali, dell’esenzione dalle pene infamanti e dal pagamento dei tributi, era concesso di portare la spada e di rivestire le più importanti cariche militari, civili ed ecclesiastiche. Durante tutto il medioevo costituì il ceto dominante, concentrando grandi ricchezze e collocandosi al vertice delle signorie rurali. Il declino della nobiltà di spada, si determinò nell’Europa occidentale durante l’età moderna (secoli XVI-XVIII), quando l’affermazione di una potente borghesia comunale e la nascita degli stati assoluti, causò la perdita del monopolio politico da essa detenuta e la creazione di una nobiltà di toga, legata all’esercizio di cariche pubbliche.
Presenti diversi relatori di fama internazionale tra cui spiccano Henri Bresc, docente presso l’Università Parigi Nanterre e Cesar Requenses, docente dell’Università di Granada in Spagna.

Diversi gli argomenti che sono stati trattati in questi due giorni, i relatori hanno discusso della formazione della Nobiltà di Spada in Sicilia. Ma non sono mancati anche argomenti strettamente legati alla storia del territorio nicosiano e del circondario, Giovanni D’Urso, dell’Ecomuseo Petra D’Asgotto ha relazionato sul casato dei La Via, baroni di Buterno e Grado. Salvatore Lo Pinzino della Società ennese di storia patria, ha esposto una relazione sui duchi di Sperlinga e l’architetto Salvatore Farinella, ha presentato la sua relazione sul casato dei Graffeo principi di Gangi e marchesi di Regiovanni. Tra gli altri relatori e studiosi presenti al convegno ricordiamo Luigi Santagati, Emanuele Giarrizzo, Antonio Vitellaro, Rosanna Zaffuto, Andrea Ferrugia, Antonio Barone, Vittoria Alliata, Salvatore Galizia, Lina Scalisi, Salvatore Lamonica, Maria Antonella Balsamo, Giacomo Pace Gravina e Vittorio Ricci.

Si è discusso della famiglie nobili dei Gaetani, Moncada, Filangieri, Santapau, Aragona Tagliavia, Barresi, Gravina, Branciforte. Si sono analizzate le migrazioni aristocratiche dalla Francia alla Sicilia e delle famiglie siciliane promotrici dell’attività musicale in Sicilia.

Un convengo internazionale di storia, che ha voluto approfondire un periodo fiorente della Sicilia medievale e rinascimentale, attraverso le influenti famiglie nobiliari ed i loro rapporti con le casate europee regnanti dell’epoca.

Sergio Leonardi


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