Nicosia, l’ex assessore Bonomo a giudizio immediato il 3 ottobre

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Sarà processato il 3 ottobre 2018 l’ex assessore di Nicosia, Ivan Bonomo, per l’ex componente della giunta Bonelli è stato predisposto il giudizio immediato con decreto del Gip presso il Tribunale di Enna. Si tratta di una procedura che viene applicata nei casi in cui per il pubblico ministero le prove sono ritenute evidenti tali da non rendere necessaria l’udienza preliminare dinnanzi al Gup.

Il reato contestato ad Ivan Bonomo è la concussione per induzione, accusato di aver indotto la ditta affidataria del servizio di refezione scolastica a pagare 18 chilogrammi di dolci utilizzati durante una sagra per un valore di 250 euro. La ditta che si occupa del servizio mensa avrebbe avuto un debito nei confronti del Comune di Nicosia di trenta buoni pasto non utilizzati da famiglie indigenti, in questo modo avrebbe compensato il debito comunale nei confronti dell’azienda fornitrice dei dolci. Ivan Bonomo, secondo quanto emerso dalle intercettazioni, avrebbe indotto la ditta a fornire in un solo mese ben 150 pasti gratuiti per compensare la mancata erogazione ai bambini disagiati. Dalle indagini sarebbe emerso che 150 ticket sarebbero stati prelevati dall’ufficio comunale preposto alla distribuzione, senza rispettare la destinazione ai bisognosi.

Per questa vicenda il Gip, dopo un’indagine portata avanti dai carabinieri ed avvalendosi anche di intercettazioni telefoniche, il 16 maggio aveva interdetto l’ex assessore per sei mesi dai pubblici uffici. In attesa che la vicenda si chiarisse, Ivan Bonomo lo stesso giorno della notifica del provvedimento aveva rassegnato le sue dimissioni dalla carica di assessore.

Il 21 maggio Ivan Bonomo dinnanzi al Gip ed assistito dai suoi legali, gli avvocati Annamaria Gemmellaro e Salvatore Timpanaro, durante l’interrogatorio aveva respinto tutte le accuse, contestando l’acquisto dei dolci per uso personale ed affermando che i prodotti furono comperati per fini istituzionali.

La difesa per conto del proprio assistito potrà richiedere o il giudizio abbreviato che comporta una decisione che viene presa allo stato degli atti, a meno che l’imputato subordini la richiesta a una integrazione probatoria necessaria ai fini della decisione, in caso di condanna la pena è ridotta di un terzo. Oppure potrebbe optare per il giudizio ordinario con l’acquisizione di testimonianze, documenti e prove, ma con tempi processuali ovviamente più lunghi.

 


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