Nicosia, pienamente riuscita la seconda “Rassegna Gallo-italico” – FOTO & VIDEO

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Dopo il successo dello scorso anno, l’Ecomuseo Petra d’Asgotto anche nel 2018 ha riproposto la rassegna del gallo-italico, che celebra la lingua parlata in diversi comuni siciliani, tra cui Nicosia e la vicina Sperlinga. La manifestazione è stata patrocinata dal Comune di Nicosia.

Sabato 17 novembre, al cine-teatro Cannata di Nicosia, in due turni di mattina sono state coinvolte le scuole nicosiane con oltre 600 alunni che hanno assistito alla rappresentazione teatrale di una favola in gallo-italico scritta dal maestro Mondo Castrogiovanni, “L’arbelo che sona e l oceddo che canta”, messa in scena dalla compagnia teatrale “Amattori”. La bravura degli attori, nell’interpretare il testo in gallo-italico, ha bissato il successo dello scorso anno, apprezzati tutti i teatranti della compagnia. La rappresentazione è andata in scena anche nelle sere di sabato e domenica.

Domenica 18 novembre la chiesa di San Vincenzo Ferreri ha ospitato il convegno “Nicosia Città Lombarda”. Dopo i saluti del sindaco Luigi Bonelli, che ha volto ricordare, tra le altre,  anche l’iniziativa per far riconoscere come minoranza linguistica i comuni dove si parla il gallo-italico. Il convegno è entrato nel vivo con  la relazione del dottor Giovanni D’Urso, del comitato scientifico dell’Ecomuseo Petra D’Asgotto. Partendo dalle origini della parlata gallo-italica, originaria dalla Lombardia ed importata in Sicilia con la conquista normanna del Conte Ruggero nell’XI secolo, ha proseguito con l’ordinamento nicosiano in epoca normanno-sveva, fino all’approvazione delle “Consuetudini Locali”, approvate dal vicerè Nicolò Speciale nel 1423. Le consuetudini locali in quell’epoca particolarmente ricca per Nicosia sono state  ricordate da due illustri nicosiani del passato: l‘onorevole Mariano La Via ed il notaio Desiderato Mastrojanni, quest’ultimo con un’opera oggetto della sue tesi di laurea. A seguire la relazione della dottoressa Elena Costa, docente all’Università di Catania, sugli esempi di alcune Città Lombarde in rete, un confronto storico tra la città di Nicosia ed altre realtà dove si parla la lingua gallo-italica, come il Comune di San Fratello e Piazza Armerina. Ha partecipato al dibattito il professore Salvatore Trovato, ordinario di Linguistica generale e Glottologia presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Catania. Si è poi svolta una tavola rotonda sui “Comuni Lombardi di Sicilia”. La giornata si è conclusa con  una raccolta di canti e racconti in dialetto gallo-italico, curata dagli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Iniziativa pregevole dell’Ecomuseo Petra D’Asgotto, che ancora una volta con i suoi eventi e con questo in particolare, ha valorizzato la lingua gallo-italica, una delle peculiarità senz’altro più importanti del territorio.

 


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