Nella giornata del 16 maggio è stato notificato all’assessore Ivan Bonomo, un provvedimento da parte del Gip del Tribunale di Enna, con il quale veniva interdetto per sei mesi dai pubblici uffici. Una vicenda che abbiamo descritto in questo articolo: https://www.telenicosia.it/nicosia-interdetto-per-sei-mesi-dai-pubblici-uffici-lassessore-ivan-bonomo-accusato-di-concussione-per-induzione-video/
A seguito di questo provvedimento l’assessore Ivan Bonomo ha ritenuto di dover rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di assessore del Comune di Nicosia, rivolgendosi direttamente al sindaco e nello stesso tempo ha voluto chiarire con una lettera aperta la sua situazione.
Pubblichiamo questa lettera che ci è giunta in redazione sicuri che Ivan Bonomo possa dimostrare in tutte le sedi la propria innocenza, conoscendo bene la persona e fiduciosi che la magistratura possa fare il suo corso chiarendo ogni aspetto di questa vicenda.
Caro sig. Sindaco e quando mi rivolgo a lei mi rivolgo a tutti i cittadini della comunità nicosiana, in seguito ai recenti fatti che mi hanno visto coinvolto, pur ribadendo la mia assoluta innocenza e la totale manipolazione dei fatti da parte della Ditta Barbera denunciante, con la presente rassegno
le mie dimissioni dalla carica di Assessore del Comune di Nicosia.
Comprendo benissimo che mi è stata inflitta dal parte del GIP una sospensione per sei mesi della mia carica di Assessore e che le presenti dimissioni potrebbe sembrare un atto superfluo.
Tuttavia, ritengo di dover assumere, comunque questo atto, per il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto il mio operato amministrativo.
Come è sotto gli occhi di tutti da quando sono stato eletto e nominato assessore non mi sono mai risparmiato nel profondere un grande impegno nella mia attività amministrativa, riuscendo ad ottenere importati risultati nella promozione degli eventi culturali e del turismo della città.
Ma veniamo alle indagini che mi vedono coinvolto, sulle quale ho il dovere di fare chiarezza.
Per prima cosa voglio precisare, contestando quanto riportato dalla stampa, che il presunto “debito” ammonta a € 250,00 ed è stato effettuato solo per fornire dolci in occasione di attività istituzionale dell’Ente, peraltro con fini pubblici e sociali, e giammai per fini personali.
Mi umilia e mi ferisce leggere che qualcuno possa pensare che abbia voluto estinguere debiti personali, che peraltro non ho.
Desidero sottolineare che dagli atti amministrativi in possesso del Comune, ma anche dalle intercettazioni telefoniche risulta chiaramente che i buoni pasto sono stati consegnati agli aventi diritto, alcuni direttamente alle famiglie bisognose, altri tramite la Chiesa e, indi, la Caritas.
QUINDI RIBADISCO CHE I BUONI SONO STATI UTILIZZATI PER LA FINALITA’ A CUI ERANO DESTINATI.
Questo certamente avrà “disturbato” la Ditta Barbera che pensava di beneficiare delle utilità economiche derivante dal mancato utilizzo dei buoni pasto per i meno abbienti, già “disturbata” dalle continue contestazioni che lo scrivente, in nome e per conto dei cittadini che continuamente segnalavano disservizi, effettuava alla Ditta sulla qualità dei cibi somministrati ai bambini e sulla qualità del servizio reso.
Mi sento sereno per l’azione di controllo, continuo e costante, esercitata nei confronti della Ditta Barbera nell’esclusivo interesse della collettività durante lo svolgimento del servizio di refezione scolastica.
Con tale serenità affronterò il giudizio per dimostrare la mai assoluta innocenza.
Ringrazio per la fiducia accordata.
Graziano Ivan Bonomo
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