Nicosia, strepitose interpretazioni teatrali per la giornata internazionale dell’eliminazione della violenza contro le donne

Condividi l'articolo su:

L’aula consiliare del palazzo comunale di Nicosia ha ospitato, sabato 25 novembre, un evento organizzato dalla sezione di Nicosia della Fidapa e dal Kivanis Club di Nicosia, accreditato tra l’altro dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Enna e patrocinato dal Comune di Nicosia.

L’evento prevedeva due relazioni a carattere giuridico, la prima dal titolo “La denuncia: il primo passo verso la rinascita” è stata curata da Stefania Leonte, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Enna. La seconda relazione, “Ruolo e funzione dei centri antiviolenza” nel contrasto al fenomeno criminale della violenza di genere, è stata curata dall’avvocatessa Arianna Pagliazzo, dello sportello di Nicosia del Centro Antiviolenza Sandra Crescimanno.

Subito dopo le relazioni si sono tenute due performances teatrali a tema, curate da due attori locali. L’avvocato Danilo Spitaleri ha curato la rappresentazione de “La verità”, una novella di Luigi Pirandello. La storia narra della vicenda di Saru Argentu, chiamato con il suo soprannome Tararà, accusato di aver ucciso sua moglie per adulterio. Tararà è un povero garzone analfabeta che più volte durante il processo suscita l’ironia della corte per la sua ignoranza e la sua semplicità. Tararà è sottoposto a giudizio e alla fine confessa di aver ucciso la moglie perché venne a sapere da un uomo che lei andava a letto con il cavalier Fiorìca. Nella sua ingenuità di uomo semplice, Tararà spiega che non ha compiuto il delitto per il tradimento in sé, che addirittura giustifica, bensì a causa dello scandalo voluto dalla moglie del cavaliere che ha reso pubblico ciò che sarebbe dovuto rimanere confinato nelle mura domestiche. Per questo, per salvaguardare l’onore suo e della famiglia, è stato costretto ad assassinare la sua sposa con un’accetta. Inizialmente l’avvocato fa intendere a Tararà che questo genere di cause sono benevoli per l’imputato poiché il delitto d’onore è ammesso dal codice. Dopo la sua bizzarra e sincera confessione in aula, però, il giudice condanna Tararà a tredici anni di reclusione. Strepitosa ed applaudita l’interpretazione di Danilo Spitaleri, non nuovo a questi exploit degni di nota, tra cui spicca nel 2017 la recita nella “Casazza di Nicosia”, anche allora un’interpretazione che riscosse un notevole successo.

Stefania Catania ha invece interpretato “Il risveglio” scritto da Franca Rame e Dario Fo. La trama di questa piece teatrale narra di un mattino qualsiasi, una donna dopo un sonno di incubi notturni che le ricordano il lavoro in fabbrica, si alza per andare a lavorare. La sveglia non ha suonato. È tardi, bisogna correre: lavarsi, vestirsi, accudire al bambino, rigovernare la casa, mentre il marito dorme ancora placidamente. Lui queste cose non ha bisogno di farle. Lei invece deve fare tutto con frenesia, con la paura di trovare chiuso l’asilo nido, di arrivare tardi in fabbrica e di essere multata. Perfino la porta di casa ci si mette. Al momento di uscire non si trova la chiave. Ricerca disperata. Finalmente la chiave si trova, ma nello stesso tempo la donna si rende conto che quel giorno, in cui la sveglia non ha suonato, è domenica ! Ecco, il ritmo della vita di una donna in famiglia è tale da farle perdere perfino il senso del tempo. Straordinaria Stefania Catania in questa sua interpretazione, anche lei non nuova a performances teatrali anche brillanti, recitate e applaudite nella compagnia nicosiana “Briciole d’Arte”.


Condividi l'articolo su: