Nicosia, studenti dell’Istituto Superiore Fratelli Testa in visita alla Camera dei Deputati per promuovere una legge che riconosca alle comunità galloitaliche di Sicilia lo status di minoranza linguistica storica

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L’Istituto d’istruzione superiore Fratelli Testa di Nicosia ha avviato un interessante progetto per il riconoscimento delle comunità galloitaliche di Sicilia come minoranza linguistica storica, nell’ambito del programma “Giornata di formazione a Montecitorio”.

I giovani studenti del’Istituto  presenteranno martedì 7 e mercoledì 8 maggio una proposta che apporta una lieve modifica alla legge del 15 dicembre 1999, n. 482, affinchè finalmente venga riconosciuto alle comunità galloitaliche di Sicilia lo status di minoranza linguistica storica.  I docenti referenti del progetto sono: i professori Antonello Catania, Salvatore Fulco e Filippo Mingrino, che si sono occupati della parte normativa. Mente la professoressa Patrizia Venuta ha curato la parte linguistica del progetto.

Questa proposta di legge verrà formulata direttamente dagli studenti ai deputati nazionali durante un viaggio di studio a Roma presso la Camera dei Deputati a palazzo Montecitorio.

Il programma, suddiviso in due giornate, prevede nella prima la visita alla Biblioteca di piazza San Macuto ed una visita a Montecitorio durante lo svolgimento di un assemblea.

Nel secondo giorno studenti e docenti saranno impegnati in tre incontri con i deputati. Il primo avviene con deputati eletti nel territorio ed è diretto alla conoscenza reciproca. L’incontro rappresenta un momento per una breve presentazione della Scuola e della classe e i deputati illustreranno la giornata tipo di un parlamentare. Dopo le presentazioni, la discussione sarà avviata partendo da otto domande legate in particolare alle problematiche del territorio o emerga nel corso dell’incontro.

Il secondo incontro è con un membro dell’Ufficio di Presidenza, che rivolgerà un saluto, anche a nome del Presidente della Camera  e si intratterrà brevemente per rispondere alle domande e commentare l’esperienza.

Il terzo e ultimo incontro avverrà in un’aula di Commissione parlamentare, gli studenti incontreranno il Presidente della Commissione e i deputati di maggioranza ed opposizione, per discutere ed approfondire in via prioritaria argomenti connessi alla ricerca. Il Presidente introdurrà il tema della discussione. Seguirà l’intervento di uno o più studenti relatori, i quali a loro volta presenteranno la classe ed il lavoro svolto e si soffermeranno sul significato dell’iniziativa. La discussione proseguirà nella forma del dibattito, si partirà da otto brevi domande e si concluderà nei tempi programmati. Nel corso degli incontri gli studenti riceveranno del materiale di documentazione a stampa ed un questionario “commentato” sull’esperienza effettuata.

A questo progetto è legato il Comune di Sperlinga, uno dei comuni siciliani dove si parla il galloitalico. Il sindaco Giuseppe Cuccì ha creduto fortemente in questa iniziativa ed ha donato 600 euro dalla sua indennità di primo cittadino per finanziare questo progetto.

L’antica palata galloitalica risale ai tempi dei sovrani normanni e svevi, che per colonizzare la Sicilia e per ri-latinizzarla, dopo il dominio bizantino e arabo, invitarono coloni dell’Alta Italia (chiamati Lombardi quando nel Medioevo la Lombardia era l’intero Nord) a migrare e a stabilirsi soprattutto nella parte centro-orientale della Sicilia, lasciando nei secoli tracce genetiche e pure linguistiche relative al famoso gallo-italico di Sicilia. Famoso, ma ancora non abbastanza al punto da essere riconosciuto come lingua minoritaria.

L’articolo 6 della Costituzione italiana recita: “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”. Impegnandosi nella tutela del patrimonio linguistico e culturale delle minoranze per rispondere ai principi di pluralismo e di tolleranza. La Regione Siciliana incluse nel 2006 nel proprio Registro delle Eredità Immateriali (R.E.I.) la specifica “Parlata Alloglotta Galloitalico”, individuando i  comuni dove è ancora particolarmente in uso: Nicosia, Sperlinga, Aidone, Piazza Armerina (EN), Sanfratello, Novara di Sicilia (ME) e di inserì, con un decreto dell’Assessorato regionale ai BB.CC. del 2016, i paesi galloitalici nell’elenco dei Luoghi dell’Identità e della Memoria.

Ottenere il riconoscimento del galloitalico di Sicilia, per gli studenti ed i docenti che presenteranno il progetto in Parlamento, significa difendere l’identità e le tradizioni. Si tratta inoltre di un riconoscimento, a costo zero

Della parlata galloitalica esiste una produzione letteraria abbondante e ancora in piena attività, segno di una lingua parlata, viva e interessante. E’ possibile anche una codificazione di generi letterari in quanto esiste una produzione eterogenea di commedie, di tragedie, di racconti e di poesie davvero ragguardevole.

 


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