Nicosia, un’anziana donna in gravi condizioni trova posto e viene ricoverata dopo diverse ore a Sciacca

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Un caso di disservizi nel mondo della sanità provinciale ha messo a rischio la vita di un’anziana nicosiana domenica sera.

Intorno alle 19 di domenica 27 gennaio, una donna di 79 anni, colta da un malore, è stata accompagnata dai familiari in gravi condizioni al pronto soccorso dell’ospedale di Nicosia. Immediatamente la signora è stata sottoposta agli esami del caso per capire la natura del malore e le è stato diagnosticato un’embolia cerebrale.

Per questo tipo di patologia è necessario il ricovero d’urgenza in rianimazione, per diverse ore gli operatori del Basilotta di Nicosia hanno tentato invano di trovare un posto letto libero in diversi nosocomi, ma non c’erano posti letto disponibili ad Enna, Caltanissetta, Catania e Palermo. L’unico posto disponibile è stato reperito dopo qualche ora all’ospedale Giovani Paolo II di Sciacca.

Trovato con notevoli difficoltà il posto letto, è sorto un altro problema che riguardava il trasporto della paziente. L’elisoccorso per questioni di maltempo ha rifiutato l’intervento di trasporto a Sciacca. A questo punto la signora in gravi condizioni intorno alle 23 è stata trasportata da Nicosia con l’ambulanza, compiendo i circa 250 chilometri di distanza in circa 4 ore e giungendo alle tre di notte presso il nosocomio in provincia di Agrigento.

Attualmente la signora è ricoverata in rianimazione in gravissime condizioni, probabilmente complice anche il forte ritardo con cui è arrivata a Sciacca ben 8 ore dopo il ricovero avvenuto a Nicosia.

I parenti se pur adirati per quanto accaduto tengono a ringraziare tutti i medici e gli operatori dell’ospedale Basilotta che hanno soccorso la loro parente e tengono a precisare che tutti hanno dato il massimo ed hanno lavorato al di sopra delle loro possibilità. Vogliono inoltre sottolineare come una struttura come quella dell’ospedale di Nicosia meriterebbe un reparto efficiente di rianimazione.

E su questo punto non possiamo dar torto a queste persone. Ancora una volta abbiamo medici ed operatori perfettamente efficienti ed in grado di gestire le emergenze, ma mancano i mezzi per soccorrere in tempo utile le persone, per non parlare della vergognosa ricerca e reperibilità dei posti letto, l’unico reperibile a 250 chilometri di distanza. Conosciamo perfettamente le condizioni in cui si trovano le strade ennesi, con crolli, frane e continue chiusure, innesti alle autostrade difficili da raggiungere. Eppure qualcuno ha ancora il coraggio di parlare di Europa, spending review, bilanci, spread e tante amenità che con la vita reale hanno poco a che fare quando poi in gioco c’è la vita umana.  Questo è il risultato di tagli senza criteri e di risparmi sulla carne viva delle persone, che nel tempo hanno sono portato ad inefficienze. Non capiamo che in gioco c’è la nostra stessa vita poiché quanto capitato all’anziana signora potrebbe capitare a tutti noi.

I parenti della signora domenica sera hanno denunciato verbalmente l’accaduto ai carabinieri di Nicosia e nelle prossime sporgeranno una denuncia scritta per ricostruire ed indagare su quanto accaduto.

 


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