Piazza Armerina, arrestato un somalo e denunciato un suo connazionale per detenzione e spaccio di marijuana

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Nella giornata del 23 gennaio, gli uomini della volante del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, in servizio di controllo del territorio, notavano un giovane africano che si aggirava in atteggiamento sospetto nel centro cittadino poco dopo l’ora di pranzo.

Alla vista dei poliziotti lo stesso si mostrava alquanto agitato e tentava di eludere il controllo di polizia, ma invano poiché l’equipaggio della volante prontamente lo bloccava e procedeva a identificarlo.

Così, dopo un rapido controllo, il giovane 26 enne, A.S., di nazionalità somala, risultava in possesso di diversi involucri di marijuana per circa 18 grammi, divisi in dosi.

Successivamente, i poliziotti effettuavano un’accurata perquisizione a casa dello stesso, scoprendo che il giovane abitava proprio accanto ad un altro cittadino somalo, il 22 enne H.M., già conosciuto dalle Forze di Polizia poiché arrestato circa un mese fa dagli uomini della Squadra Mobile di Enna unitamente agli uomini del Commissariato di P.S. sempre per spaccio di stupefacenti e sottoposto agli arresti domiciliari.

Da qui l’idea di estendere la perquisizione all’abitazione dell’altro somalo, H.M, il quale, alla vista dei poliziotti che si avvicinavano all’ingresso della sua abitazione, tentava di sbarazzarsi di altri involucri di sostanza stupefacente lanciandoli dalla finestra verso la veranda comune alle due abitazioni, nella speranza di recuperarli successivamente. Un goffo tentativo che comunque non sfuggiva agli attenti poliziotti, i quali recuperavano altri 8,7 grammi di marijuana nella veranda fra le due abitazioni, sostanza trovata all’interno di involucri uguali a quelli poco prima sequestrati al connazionale A.S., a dimostrazione della stessa provenienza.

Per questo motivo i poliziotti procedevano all’arresto in flagranza nei confronti di A.S. per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e contestualmente, per lo stesso motivo, denunciavano anche H.M., già sottoposto agli arresti domiciliari.


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