Rete ospedaliera ennese, Faraci (UIL) “Le modifiche volute dal commissario Iudica tolgono dignità agli ospedali periferici con grave nocumento per l’offerta sanitaria ai cittadini”

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Il 20 febbraio si è tenuta la riunione di delegazione trattante, della dirigenza medica e del comparto, con all’ordine del giorno la nuova rete ospedaliera, proposta dal neo commissario Francesco Iudica.

Ma facciamo un passo indietro: solo in data 11 gennaio scorso la rete ospedaliera, con decreto dell’Assessorato alla salute, dopo un lungo e travagliato iter approdava in Gazzetta Ufficiale, per l’adeguamento al  D.M. 2 aprile 2015, n. 70.

Dunque ci si chiede: come mai tanta premura di modificarlo ?                                              

Sin da subito ci si può accorgere dalla lettura della proposta che l’intento dichiarato è di mantenere le strutture periferiche, che danno servizi ai cittadini, l’intento sotteso, forse, quello di farle sparire.

Ma tale proposta non convince per nulla: come mai il Commissario dell’ASP di Enna, unica Asp in Sicilia, ha deciso, a distanza di meno di  un mese dalla pubblicazione del decreto, di rimodulare la rete ospedaliera?

Da qui una serie di interrogativi che si pone la UIL , avendo già , questa mattina, mostrato la propria contrarietà a questo atto, che appare frettoloso, superficiale ed approssimativo, ma soprattutto inopportuno, sia per la tempistica, sia per la modalità, ma soprattutto per il contenuto. Ed in particolare:

1) senologia: viene trasferita a Piazza Armerina, sul presupposto, si legge nel verbale, che non è strategico per il PO Umberto I di Enna, quindi può essere trasferito altrove. Tuttavia chi propone dimentica di considerare i tre livelli fondamentali per la gestione dello screening oncologico, già presenti presso il P.O. di Enna, in piena sinergia con le UOC di Chirurgia, Oncologia e UOS di Medicina nucleare, ma soprattutto per la presenza dei due lettori certificati per legge e la presenza del personale tecnico altamente specializzato. Quindi dove andranno a finire i pazienti ?

2) spariscono le Unità semplici dipartimentali di Chirurgia ed Ortopedia di Piazza Armerina, di Chirurgia e Cardiologia di Nicosia; viene dichiarato nel verbale, che si allega, che l’UTIC di Nicosia, non ha senso senza rianimazione e che bisogna concentrare le forze ad Enna (dichiara il dottore Ezio De Rose, sindacato AAROI).

3) spariscono le UOS Servizio farmacia di Piazza Armerina e Leonforte, obbligatori per legge.

4) non esiste la gastroenterologia di urgenza, per cui gli utenti devono andare fuori provincia.

5) tuttavia si mantengono strutture semplici di area amministrativa, composti da un solo dirigente, in palese violazione della normativa di riferimento. Ma l’intento di modificare la rete ospedaliera non era quello di mantenere le strutture periferiche e migliorare l’offerta sanitaria ?

Dalla lettura della proposta di modifica quello che appare è la volontà di questa direzione di togliere ogni dignità ai presidi ospedalieri periferici, contraendo, conseguentemente l’offerta sanitaria, con grave nocumento per i cittadini utenti.

Per tale ragione la UIL, che ha già informato la delegazione regionale, nelle persone degli onorevoli Lantieri e Pagana, l’assessore Razza, il ministro Grillo,  avvierà tutte le iniziative necessarie, nonché  una raccolta firme, per il mantenimento della senologia ad Enna, che rappresenta un’eccellenza del P.O. Umberto I di Enna e delle USD di Piazza Armerina e Nicosia. Inoltre invierà una richiesta di convocazione della conferenza dei sindaci.

Alla luce di quanto sopra, posto che si stanno valutando anche altri atti deliberativi che appaiono di dubbia legittimità ed opportunità, si ritiene grave il comportamento posto in essere dal neo commissario, che ha dimostrato, con tale frettoloso atto di modifica della rete ospedaliera, di non avere, forse, a cuore la salute dei cittadini della provincia di Enna.

In conclusione si invitano le altre sigle sindacali a valutare, in modo più approfondito le ricadute di tale atto per i lavoratori ed, al contempo, per i cittadini che essi rappresentano.

Gaetano Faraci

Segretario generale p.t. UIL  ENNA


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