Troina, per l’esproprio del terreno in contrada Castile, il Comune vince la causa milionaria

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Dopo anni di controversie giudiziarie, la Corte di Cassazione ha stabilito che il proprietario del 50% del terreno espropriato dal Comune di Troina in contrada Castile, per la realizzazione di edifici in edilizia convenzionata, ha avuto un equo indennizzo.

Per il Comune, difeso dall’avvocato Silvio Vignera, è stato così definitivamente scongiurato il rischio di dover pagare il milione di euro che era stato richiesto.

Nel 1998 la cooperativa edilizia San Pantheon aveva chiesto al comune al possibilità di realizzare degli alloggi nel terreno oggetto della controversia. Gli uffici comunali, dopo aver esaminato la richiesta avevano dato il via libera e predisposto l’esproprio del terreno, stabilendo un indennizzo, per la realizzazione delle opere di urbanizzazione.

Due dei tre proprietari del terreno avevano ricevuto 38.736 euro ciascuno, per l’altro proprietario che deteneva il 50% l’indennizzo era stato stabilito in 77.472 euro, ma quest’ultimo ha ritenuto la cifra non in linea con il prezzo di mercato.

La vicenda giudiziaria si è chiusa lo scorso 15 di novembre quando la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, riconoscendo le ragioni espresse dall’avvocato Silvio Vignera.


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