Truffa all’Agea, annullate dal Tribunale del Riesame alcune misure cautelari

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Ridotto il sequestro preventivo ai danni di Carmelo Amoruso

L’8 febbraio il Tribunale del Riesame di Caltanissetta ha annullato una parte delle misure cautelari nei confronti di alcuni indagati dell’operazione “Maglie Larghe”, che il 18 gennaio aveva condotto agli arresti domiciliari 9 persone, mentre altri 18 indagati erano stati sottoposti all’obbligo di firma.

I giudici del Riesame hanno deciso di annullare gli arresti domiciliari per Antonio Cammarata, Michele Cammarata e Salvatore Fascetto, difesi dagli avvocati Nino Grippaldi e Giovanni Palermo e lo stesso Tribunale nisseno, martedì 13 febbraio, continuerà a riesaminare le posizioni di altri tre indagati posti agli arresti domiciliari: Carmelo Amoruso, Antonino Iraci Sareri e Mario Antonino Iraci Sareri.

Ridimensionata la posizione di uno degli indagati nell’operazione, l’ex vice sindaco di Nicosia Carmelo Amoruso, responsabile di uno sportello per le pratiche in agricoltura. Sempre nella giornata dell’8 febbraio il Tribunale del Riesame di Caltanissetta ha accolto parzialmente le richieste dell’avvocato Gianfranco D’Alessandro, che assiste Amoruso, riducendo a 41 mila euro il sequestro preventivo. In un primo momento l’ordinanza del Gip del Tribunale di Enna aveva previsto un sequestro preventivo di 158 mila euro, contestando un danno all’Agea derivante dall’inoltro di pratiche di richieste di contributi agricoli su terreni per i quali gli allevatori avrebbero falsamente dichiarato l’utilizzo in affitto. Il Riesame, annullando l’ordinanza del Gip di Enna, ha di fatto ridotto a meno di un terzo il danno stimato in fase d’indagine.

L’operazione “Maglie Larghe” aveva portato al sequestro preventivo di circa 8 milioni di euro a carico sia degli allevatori, che avrebbero percepito aiuti in base a delle false dichiarazioni e a carico anche dei responsabili degli sportelli presso cui le richieste di contributi venivano presentate.


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