Un “gradito” regalo dal governo Musumeci: aumento del 20% sulla tassa rifiuti per quei comuni che non hanno raggiunto il 65 % di raccolta differenziata

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Il governo regionale Musumeci vuol far cassa con le tasche dei cittadini siciliani e lo fa applicando una legge vecchia di 10 anni, il Codice dell’ambiente, ovvero il decreto 152/2006 all’articolo 205. In quella legge si ponevano gli obiettivi di differenziata che i Comuni avrebbero dovuto raggiungere: il 35 % entro il 2006; il 45 % entro il 2008; il 65 % entro il 2012. Obiettivi ovviamente mai raggiunti in Sicilia. A settembre 2018 la media regionale si attestava sul 35 %, cresciuta di dieci punti negli ultimi nove mesi.

Nella mattina del 9 gennaio si è svolta una riunione nella sede dell’assessorato regionale ai Rifiuti in cui erano presenti il direttore generale Salvo Cocina e i gestori degli impianti che ricevono la frazione indifferenziata. In pratica il conferimento in discarica dei Comuni subirà un aumento del 20 %. Questi soldi verranno prelevati dai gestori degli impianti e verranno girati nella casse della Regione ogni tre mesi. La stangata dovrebbe colpire solo i Comuni che non hanno raggiunto il 65% della raccolta differenziata.

Per il mese di gennaio 2019, il riferimento al dato di raccolta differenziata a cui guardare per decidere se un Comune pagherà o meno la tassa è il mese di gennaio 2018. Se in quella data si è raggiunto il 65 %, allora l’amministrazione potrà chiedere di essere esentata, altrimenti scatterà l’aumento.

E guardando i dati ufficiali di gennaio 2018 pubblicati dall’ufficio speciale della Regione, si nota che la media regionale si attestava al 24,6 %  e i Comuni che superavano il 65 % erano appena 66 su 390: Aci Castello, Aragona, Bisacquino, Bivona, Butera, Calamonaci, Cammarata, Campofiorito, Camporeale, Casteltermini, Castrofilippo, Castroreale, Chiusa Sclafani, Cianciana, Cinisi, Comitini, Contessa Entellina, Custonaci, Delia, Ficarra, Giardinello, Giuliana, Grammichele, Ioppolo Giancaxio, Licodia Eubea, Lucca Sicula, Mazzarino, Mazzarà Sant’Andrea, Mazzarrone, Menfi, Militello, Mineo, Mirabella Imbaccari, Montallegro, Montelepre, Monterosso Almo, Montevago, Novara di Sicilia, Palagonia, Piedimonte, Poggioreale, Pollina, Prizzi, Raddusa, Ramacca, Realmonte, Ribera, Roccamena, Rodì Milici, Rometta, Sambuca, San Cono, San Giovanni Gemini, San Giuseppe Nato, San Michele di Ganzaria, Sant’Elisabetta, Santa Margherita di Belice, Santa Teresa di Riva, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano di Camastra, Scordia, Torregrotta, Valdina, Villafranca Sicula, Vizzini, Zafferana.

Nella lista mancano tutti i Comuni della provincia di Enna.

 


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