Il Comitato Senz’acquaenna ha consegnato al sindaco Maurizio Dipietro uno studio legale che evidenzia la possibilità di rescindere il rapporto con la società che gestisce il servizio idrico provinciale per gravi violazioni contrattuali.
Lo studio, commissionato dai legali del comitato che stanno preparando una class action presso il Tribunale di Enna, ha analizzato la convenzione sottoscritta nel 2004 per la gestione del ciclo idrico in provincia. L’analisi ha rilevato diverse criticità che potrebbero portare alla revoca della concessione esclusiva al gestore privato.
Il documento tecnico è stato presentato al sindaco di Enna nella sua qualità di rappresentante della comunità locale, con la richiesta di portare le istanze del comitato all’attenzione dell’Assemblea dei sindaci. Dipietro ha accettato la proposta, garantendo che la questione sarà discussa nella prossima assemblea.
Secondo il comitato, il gestore attuale applica “le tariffe più alte d’Italia” in un territorio già in difficoltà per diversi aspetti e caratterizzato da un preoccupante calo demografico. La situazione rappresenta un ulteriore peso per una comunità già provata da molteplici criticità.
L’assemblea di lunedì prossimo potrebbe rivelarsi decisiva per verificare la reale volontà dei sindaci del territorio di tutelare i propri cittadini. Il Comitato Senz’acquaenna ha annunciato che sarà presente per vigilare sul dibattito e seguire gli sviluppi della discussione.
La vicenda si inserisce nel più ampio contesto della crisi idrica che affligge la Sicilia e in particolare l’ennese, dove i disservizi nell’erogazione dell’acqua si sommano a tariffe considerate eccessive dalla popolazione locale.
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