28 progetti finanziati con 228 milioni di euro per una Sicilia innovativa

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Gli Accordi per l’Innovazione tra Regione e Ministero per lo sviluppo economico permetteranno lo sviluppo di 28 progetti innovativi e tecnologici. Gli accordi prevedono un investimento di 343 milioni di euro, di cui 228 sono destinati a investimenti che ricadono sul territorio regionale. I settori che riceveranno il denaro sono quelli dell’agrifood, fabbriche intelligenti e scienze della vita.

A firmare gli accordi tra Regione e Mise ci sono: Vodafone, Etna Hitech, STMicroelectronics, Enel e Fondazione Giglio; mentre tra i partner siciliani si ritrovano il Cnr di Catania, Kore di Enna, Ismett, le Università di Palermo e Catania e la Fondazione Rimed.

In Sicilia ci sono numerose aziende che vantano una costante ricerca tecnologica attenta al mercato internazionale paragonabile a eccellenze italiane venete o lombarde, come le aziende siciliane che investono sul green, creando soluzioni industriali ecosostenibili; oppure quelle che innovano il sistema di stazione meteo, che misura i dati ambientali con estrema precisione, e ha avuto un ampliamento tecnologico nel 2018.

I 28 progetti

La Regione Sicilia ha annunciato che interverrà economicamente sui progetti finanziati dal Ministero. Stanzierà 15 milioni di cofinanziamento. Ogni progetto è stato scelto sulla base di criteri molto precisi di tipo socio – economico, obiettivi di sviluppo e ricadute occupazionali. Mimmo Turano, assessore alle Attività produttive, ha dichiarato:

Nello specifico, abbiamo inserito tra i criteri vincolanti per un giudizio positivo sui progetti, una ricaduta occupazionale non inferiore al 30% dell’importo complessivo del progetto. Questo perché siamo convinti che per la Sicilia sia indispensabile che innovazione e sviluppo siano motori di una svolta occupazionale”.

Non è la prima volta che il MISE investe sulla tecnologia in Sicilia, anche nel 2010 c’è stato un finanziamento di 55 milioni per progetti Made in Italy che avrebbero rilanciato l’economia siciliana. Accanto ai quali è stato previsto un contributo di 90 milioni di euro per progetti di ricerca industriale e formazione di ricercatori.

Innovazione e istruzione

La Regione, consapevole che la ricerca e lo sviluppo economico tecnologico, è possibile farla solo se ci sono persone con profili idonei, ha deciso di investire direttamente nell’istruzione scolastica.

L’Assessorato regionale siciliano all’istruzione ha attivato delle misure per ampliare l’offerta formativa dei FP, formazione professionale in obbligo scolastico. I corsi offrono la possibilità di creare profili professionali in linea con le richieste di mercato del territorio. In Sicilia questo percorso scolastico intercetta la richiesta di tanti giovani, infatti la regione si situa al quarto posto in Italia per numero di ragazzi inseriti nella formazione professionale.

L’offerta FP 2020/2022 crea una sinergia tra istruzione e imprese, numerose infatti sono le fondazioni coinvolte (imprese, centri di ricerca, università), che hanno stipulato un accordo con la regione, per l’assunzione del 20% – 25% dei soggetti formati.

La Sicilia sta cercando di creare un polo dell’innovazione con la costruzione di un centro per l’innovazione digitale, come previsto dal piano Europeo. Lo sviluppo tecnologico è uno dei cardini per il futuro della Sicilia nel panorama italiano e internazionale.

 


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