A Nicosia oltre 100 amministrazioni comunali hanno chiesto l’approvazione della legge obiettivo istitutiva delle Zone Franche Montane – VIDEO

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Si sono riuniti l’8 novembre a Nicosia, presso l’aula consiliare del palazzo comunale, gli amministratori comunali delle aree interne per consegnare ai rappresentanti del Parlamento e del governo regionale le proprie deliberazioni a sostegno dell’istituzione delle Zone Franche Montane. Sono 132 i centri, con meno di 15.000 abitanti e posti ad un’altitudine superiore ai 500 metri, che si sono espressi al riguardo.

Aula consiliare sovraffollata con 66 delegazioni comunali provenienti da ogni parte della Sicilia, presenti anche le rappresentanze delle categorie produttive dei commercianti, artigiani, agricoltori, ma anche associazioni e semplici cittadini.

L’incontro è stato moderato dalla presidente del consiglio comunale di Nicosia, Annarita Consentino. Il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, ha fortemente voluto questo incontro nel Comune dove è il primo cittadino e che rappresenta fortemente il disagio di una popolazione in netto calo demografico, con un’economia in grosse difficoltà in tutti i settori. Il sindaco dopo aver salutato tutti gli intervenuti, ha sottolineato l’importanza dell’istituzione della Zone Franche Montane ritenute un’ancora di salvezza per le zone interne della Sicilia.

In collegamento telefonico è intervenuto l’esperto di finanza pubblica, Riccardo Compagnino, che ha contribuito a scrivere il disegno di legge regionale, convinto che questa proposta passerà in Assemblea Regionale.

L’intervento di Vincenzo Lapunzina del comitato per l’istituzione della Zone Franche Montane, vero motore in questi mesi per accelerare l’iter d’approvazione di questa legge nel parlamento regionale, ha fatto il punto sulla situazione e sull’iter della legge.

Alle Zone franche montane, gli abitanti di quei territori guardano con un sentimento di fiducia. L’aspettativa è di ritornare ad essere nuovamente attraenti per coloro che sono rimasti nei territori montani, per i tanti che sono emigrati con il corpo ma non con il cuore, per i tanti che vi si intendono stabilire per lavoro e per vivere. Con l’approvazione della Legge obiettivo istitutiva delle Zfm si sana infatti l’incostituzionalità che nel recente passato ha consentito che si riducessero i benefici per i siciliani   conseguenti agli articoli 36 e 37 dello Statuto che, come è noto, assegnano l’intero gettito fiscale alla Regione. Approvare una legge ordinamentale sull’istituzione delle Zfm in Sicilia per l’Ars è un atto di alto valore politico che mancava da decenni.

E’ stata poi la volta dei rappresentanti delle amministrazioni comunali delle diverse comunità montane siciliane, alcuni molto decisi ed arrabbiati, altri più pacati, ma che sostanzialmente hanno ribadito la necessità di creare questo strumento di fiscalità agevolata. Per l’Etna ha preso la parola Giuseppe De Luca, sindaco di Maletto. Per i Nebrodi è intervenuto Alfio Giachino, vicesindaco di Troina. Per le Madonie è intervenuto Giuseppe Lo Verde, sindaco di Polizzi Generosa. Per i Peloritani è intervenuto Carmelo Orlando, sindaco di Roccafiorita, il più piccolo Comune della Sicilia. Per gli Iblei è intervenuto Sebastiano Gurrieri, sindaco di Chiaramonte Gulfi. Per la Sicilia centrale è intervenuto Salvatore Noto, sindaco di Marianopoli. Per i Sicani è intervenuta Giovanna Bubello, sindaco di Alessandria della Rocca. Per il Belice è intervenuto Pio Siragusa, presidente del consiglio comunale di Corleone. Infine, per i Borghi più Belli d’Italia-Sicilia è intervenuto Salvatore Bartolotta.

Presente una rappresentanza della deputazione regionale e nazionale di Movimento 5 Stelle. Il primo ad intervenire è stato il deputato nazionale Andrea Giarrizzo, che in queste settimane sta studiando questa vicenda anche con altri colleghi parlamentari, dopo l’eventuale approvazione della legge regionale si dovrà aprire una trattativa con il governo nazionale e diventa fondamentale l’apporto della deputazione siciliana in Parlamento.

Altri interventi sono stati effettuati dai deputati regionali pentastellati Luigi Sunseri, componente della commissione Bilancio. Elena Pagana e Antonio De Luca ed Angela Foti, vice presidente della commissione Attività Produttive che si occuperà di questa legge non appena giungerà all’esame della commissione.

Gli ultimi due interventi sono stati effettuati dal parlamentare regionale Orazio Ragusa, presidente della commissione Attività Produttive, piuttosto ottimista sull’esito dei lavori per l’istituzione delle Zone Franche Montane, in quanto ha riscontrato in queste settimane un’unione d’intenti tra maggioranza ed opposizione, questa convergenza fa ben sperare l’esito positivo e per l’approvazione della legge obiettivo, voluta da tutti i gruppi parlamentari all’Ars.

L’ultimo intervento della serata è stato quello del vice presidente della Regione Siciliana ed assessore regionale al Bilancio, Gaetano Armao. Tra in punti essenziali del suo articolato intervento, l’esponente del governo regionale ha voluto auspicare che l’unità d’intenti raggiunta all’Ars si ritrovi anche in sede di trattativa tra Stato e Regione, è stato avviato nei giorni scorsi un colloquio con il sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa, per trovare un’intesa con il governo nazionale.

In chiusura di serata il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, in rappresentanza di 132 amministrazioni comunali siciliane e Vincenzo Lapunzina, per il Comitato Zone Franche Montane, hanno consegnato all’assessore regionale Gaetano Armao le delibere dei consigli comunali con le quali si chiede l’approvazione all’Ars dell’emendamento al disegno di legge 3/17, “Legge sulla Montagna. Istituzione delle Zone Franche Montane”.

 


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