Sarà presentato il 27 maggio alle 18 nell’auditorium “Vincenzo Nisi” dell’Istituto di Istruzione Superiore “Fratelli Testa” di Nicosia, in viale Itria, il libro “Gocce di pace” scritto da Pino Scorciapino e da don Silvio Rotondo. Il saggio – il cui sottotitolo è “Manualetto pratico per aiutarci ad essere “artigiani della pace” – è pubblicato in queste settimane dalla Giunti Editori di Napoli.
“Gocce di pace” è un libro particolarmente propositivo.
Cosa fare – disarmati, niente siamo, nulla contiamo – per difendere la pace? Il mondo precipita nel bellicismo. Ucraina e Gaza sono epicentri di decine e decine di guerre sempre più sanguinose e disumane. Il riarmo (2.443 miliardi di dollari nel 2024) acuisce l’insicurezza, sottrae immense risorse allo sviluppo. La gente, prima lontana dalla geopolitica, ora la segue con apprensione, consapevole di incidere zero. Il libro con le sue due visioni – laica di Scorciapino, religiosa di Rotondo – propone invece un protagonismo per ognuno. Non solo manifestare. Osiamo: usciamo dal contesto locale, facciamoci sentire in ambiti decisionali anche lontani. Indirizzandoci a destinatari impensabili: cancellerie, ambasciate, consessi internazionali, università, scienziati, produttori di armi. “Gocce di pace” è un progetto e un metodo. Se tutti, da 8 a 100 anni, possiamo diventare attivisti, proponenti di “Gocce di pace”, non siamo solo bersagli senza voce della guerra inevitabile.
Con i due autori discuteranno Michele Li Pira, Rita Scinardi, Fabio Bruno. Le conclusioni saranno di monsignor Giuseppe Schillaci, vescovo di Nicosia.
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