A Nicosia tre giorni intensi per valorizzare con una rassegna il dialetto gallo-italico – VIDEO

Condividi l'articolo su:

Anche la rassegna sul gallo-italico del 2019 si è conclusa con successo, ogni anno sempre diversa, ma con contenuti sempre interessanti. Questa terza edizione ha acceso i riflettori su Carmelo La Giglia, patrimonio culturale nicosiano, poeta per eccellenza del gallo-italico, che all’inizio dello scorso secolo, utilizzando il linguaggio popolare in modo ironico e graffiante, riuscì perfettamente a descrivere la società di quel tempo.

L’Ecomuseo Petra D’Asgotto, organizzatore dell’evento, anche per questa terza edizione della rassegna del gallo-italico, non ha voluto dimenticare un altro illustre poeta nicosiano, Sigismondo Castrogiovanni, a cui ogni anno è dedicata questa manifestazione.

L’Ecomuseo Petra D’Asgotto, con il patrocinio del Comune di Nicosia, ha voluto dedicare tre giorni con diversi eventi a questa rassegna, coinvolgendo in primo luogo le scuole nicosiane, sono infatti le giovani generazioni quelle che dovranno portare avanti la tradizione dialettale.  Il 28 novembre le scuole nicosiane elementari e medie, presso la chiesa di San Calogero, hanno reso omaggio al poeta Carmelo La Giglia rappresentando alcune sue opere.

Il 29 novembre sia la mattina a partire dalle 9, che la sera a partire dalle 20.30, preso il cine-teatro Cannata di Nicosia sono state rappresentate due celebri opere di Carmelo La Giglia, che hanno ottenuto un notevole successo, sia per il contenuto che per la bravura degli attori che le hanno messe in scena. La prima “Ne burrianu”, ovvero “Ci imbrogliano”, è una rappresentazione che andrebbe bene anche ai nostri giorni e racconta della visita di una commissione parlamentare a Nicosia, che suscita la curiosità della gente del luogo. I tre parlamentari interrogano i personaggi nicosiani, sulle condizioni della vita contadina e sul drammatico fenomeno dell’emigrazione e dello svuotamento del paese. La seconda rappresentazione dal titolo “A Mereca”, ovvero “L’America”, in qualche modo collegata con la precedente rappresentazione, racconta del fenomeno migratorio che colpì il sud Italia nei primi anni del 900.

La rassegna si è chiusa il 30 novembre presso l’androne del palazzo comunale con il convegno dal titolo “Carmelo La Giglia, ieri e oggi”. Hanno partecipato il dottore Giovanni D’Urso, appassionato di storia locale e membro del comitato tecnico scientifico dell’Ecomuseo Petra D’Asgotto, che ha presentato una biografia su Carmelo La Giglia. Il professore Carmelo Saija, ordinario delle Istituzioni politiche presso l’Università degli studi di Palermo che ha relazionato sul tema “Il contesto storico di Carmelo La Giglia”. Il professore Salvatore Carmelo Trovato, ordinario di Linguistica generale presso l’Università degli studi di Catania, ha effettuato un’esposizione sul dialetto gallo-italico e Salvatore Lo Pinzino che ha relazionato sul tema “Il dialetto Gallo Italico oggi e futuri progetti perseguibili”.

 


Condividi l'articolo su: