L’Italia si prepara a un appuntamento democratico: domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025 i cittadini sono chiamati alle urne per esprimersi su cinque quesiti referendari abrogativi che potrebbero ridisegnare il panorama dei diritti del lavoro e della cittadinanza nel nostro Paese.
Gli orari di voto e il quorum
Le urne saranno aperte domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Per essere validi, i referendum abrogativi dovranno superare il quorum di partecipazione del 50% più uno del corpo elettorale, una soglia che negli ultimi anni si è rivelata spesso difficile da raggiungere, soprattutto nelle regioni meridionali.
Il tour informativo arriva a Nicosia
Il 5 giugno ha fatto tappa a Nicosia, presso l’ex teatro comunale di Piazza Marconi, il tour informativo voluto dalla CGIL e da Alleanza Verdi Sinistra (AVS), promotori dei quesiti referendari. L’incontro ha visto la partecipazione dei vertici sindacali provinciali guidati da Antonio Malaguarnera, segretario generale CGIL per la provincia di Enna, insieme ai rappresentanti di AVS Aldo La Ganga e Amalia Zampaglione.
I cinque quesiti spiegati dagli esperti
Gli avvocati Salvatore Timpanaro e Piergiacomo La Via hanno illustrato tecnicamente i contenuti dei referendum, chiarendo che agli elettori verranno consegnate cinque schede di colore diverso:
Scheda verde chiaro (Quesito 1): Mira ad abrogare la disciplina dei licenziamenti illegittimi secondo il sistema dei contratti a tutele crescenti introdotto dalla riforma del governo Renzi, ripristinando maggiori garanzie per i lavoratori.
Scheda arancione (Quesito 2): Propone di eliminare il tetto massimo di indennità spettante al lavoratore ingiustamente licenziato nelle piccole imprese, permettendo un risarcimento più equo.
Scheda grigia (Quesito 3): Vuole abrogare la norma che consente ai datori di lavoro di stipulare contratti a termine fino a dodici mesi senza dover specificare una causale, limitando la precarietà.
Scheda rosso rubino (Quesito 4): Riguarda la sicurezza sul lavoro, puntando a ripristinare la responsabilità solidale tra committenti, appaltatori e subappaltatori per gli infortuni dei lavoratori dipendenti.
Scheda gialla (Quesito 5): Propone di dimezzare da 10 a 5 anni i tempi di residenza legale necessari per gli stranieri extracomunitari maggiorenni che vogliono richiedere la cittadinanza italiana.
Le preoccupazioni per il quorum al Sud
Aldo La Ganga, referente provinciale di AVS, ha sottolineato come sia fondamentale raggiungere il quorum, evidenziando la preoccupante tendenza all’astensionismo nelle regioni meridionali. Una problematica che rischia di vanificare l’esercizio democratico indipendentemente dal merito dei quesiti.
Le polemiche politiche
L’avvocato Piergiacomo La Via ha denunciato un deficit democratico nella campagna referendaria, lamentando come il dibattito si sia concentrato più sul raggiungimento del quorum che sul merito dei quesiti. Particolarmente critiche le dichiarazioni del presidente del Senato La Russa e della presidente del Consiglio Meloni, che hanno invitato all’astensione. Secondo La Via, tali posizioni potrebbero configurare un reato penale previsto dall’articolo 98 del Testo Unico delle leggi elettorali.
L’importanza della partecipazione democratica
I referendum dell’8 e 9 giugno rappresentano un momento fondamentale per la democrazia italiana. Indipendentemente dalle proprie convinzioni politiche, è essenziale che ogni cittadino eserciti il proprio diritto di voto. La partecipazione al voto non è solo un diritto, ma un dovere civico che garantisce la legittimità delle decisioni collettive.
L’astensionismo rischia di svuotare di significato l’istituto referendario, uno strumento di democrazia diretta previsto dall’articolo 75 della Costituzione per consentire ai cittadini di esprimersi direttamente su questioni di rilevanza nazionale. Ogni voto conta: solo attraverso una partecipazione massiccia si può assicurare che la volontà popolare si esprima compiutamente, sia essa favorevole o contraria ai quesiti proposti.
Domenica 8 e lunedì 9 giugno occorre andare a votare. La democrazia si nutre della partecipazione di tutti.
Redazione TeleNicosia.it fondata nel luglio del 2013. La testata è iscritta al Tribunale di Nicosia al n° 2/2013.