A Nicosia una delegazione ha incontrato la direzione dell’Asp per discutere del futuro dell’ospedale Basilotta

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Il 3 giugno nei locali dell’Ospedale Basilotta di Nicosia si è tenuto un incontro tra il Direttore Generale dell’ASP di Enna, Francesco Iudica e la delegazione composta dai consiglieri comunali Filippo Giacobbe, Sigismundo Li Volsi, Domenico Scavuzzo, Luciana Spedale, assieme ad Antonello Catania e Lidia Messina. Erano presenti, inoltre, il direttore sanitario Emanuele Cassarà, dirigenti sanitari e tecnici dell’Azienda Sanitaria Provinciale e del Presidio Ospedaliero.

La delegazione ha preso atto della disponibilità al dialogo dei vertici dell’ASP e ha dichiarato di partecipare all’incontro con uno spirito di collaborazione, evidenziando che voleva rappresentare esclusivamente gli interessi dei cittadini che credono, in modo particolare in questo momento di emergenza Covid 19, nella funzione essenziale della sanità pubblica, come servizio fondamentale per la tutela della salute di tutti gli abitanti del nostro territorio.

E’ stato messo in evidenza come l’Ospedale di Nicosia, grazie alle scelte di politica sanitaria operate dalla Regione negli ultimi anni, messe in atto anche tramite l’approvazione della rete ospedaliera regionale, potrà esercitare un ruolo importante nell’offerta di servizi sanitari e continuare ad essere punto di riferimento per la popolazione di un ampio territorio della Sicilia interna, comprendente i tre lembi più montani e periferici delle provincie di Enna, Palermo e Messina. La istituzione dell’U.O.S.D. di terapia intensiva, già funzionante, e la previsione di una prossima istituzione dell’U.T.I.C. collocano l’Ospedale Basilotta nelle rete regionale delle emergenze.

Il direttore generale ha evidenziato, a tal proposito, l’importanza dell’avvenuto finanziamento della Regione di 13,5 milioni di euro per la messa in sicurezza della struttura ospedaliera, della certezza dell’ulteriore finanziamento regionale di 2 milioni e 350 mila euro per la istituzione dell’Unità di terapia intensiva cardiologica, nonché del finanziamento di 600 mila euro da parte della Protezione Civile per la sistemazione definitiva del reparto di Rianimazione

La delegazione, però, ha posto il problema della carenza cronica di personale medico e infermieristico in tutti i reparti ospedalieri e di quello sanitario e amministrativo nei servizi territoriali.

Il confronto, infine, si è incentrato sulla questione della riapertura del reparto di chirurgia, la cui chiusura per l’emergenza Covid 19 ha costretto per le emergenze i pazienti del nostro territorio ad essere indirizzati verso l’Ospedale Chiello di Piazza Armerina distante 80- 100 Km , per la cui percorrenza occorrono quasi due ore.

 E’ stato assicurato dal dottore Salvatore Puglia, presente all’incontro quale responsabile dell’U.O.S.D. di chirurgia generale, che sta organizzando quanto necessario, anche in funzione delle norme anti contagio Covid 19 nazionali e regionali, per ripristinare in breve tempo l’attività sanitaria del reparto affidatogli. La delegazione ha preso atto con una certa delusione che il reparto di chirurgia in questa fase riaprirà per tutte le attività programmabili, ma non potrà garantire le emergenze in qualsiasi momento, per l’attuale mancanza di personale medico. E’ stata espressa, però, da parte di tutti la volontà di lavorare perché anche il reparto di chirurgia al più presto possa garantire le proprie prestazioni anche in regime di emergenza e ciò in linea con il ruolo assegnato all’Ospedale Basilotta di Nicosia dalla programmazione sanitaria regionale.

 


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