A Nissoria, III edizione de “La Rocca di Sarro”: alla riscoperta della leggendaria resistenza di Serlone contro il grande esercito arabo – VIDEO

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Il 24 settembre, Nissoria ha celebrato con orgoglio e passione l’affascinante personaggio storico di Serlone , con la terza edizione dell’evento “La Rocca di Sarro“, curato dall’ Associazione San Giuseppe di Nissoria, affiliata ad ANCeSCAO A.P.S.

LaRoccaDiSarro2Si tratta di una rievocazione storica  dedicata appunto a Serlone D’Altavilla, nato intorno al 1040, noto per la sua abilità nelle arti militari e per le sue imprese eroiche, spesso contro i saraceni, che dimostrarono il suo straordinario valore in battaglia.

La figura storica di Serlone è strettamente legata alla contrada Rocca di Sarro, situata a sette chilometri da Nissoria.

Secondo la leggenda che circonda Serlone, Egli un giorno si trovò a salvare un soldato musulmano di nome Ibrahim dalla morte certa, quando fu sorpreso da un gruppo di cristiani. Questo atto di gentilezza e compassione da parte del cavaliere normanno ebbe un profondo impatto su Ibrahim, che promise la sua lealtà a Serlone e si offrì di informarlo sulle mosse dei saraceni, aiutando così a prevenire incursioni sorprendenti contro il suo esercito. Nell’estate del 1072, Ibrahim avvisò Serlone che una squadra araba composta da sette cavalieri sarebbe transitata da Cerami a Enna.

Fidandosi dell’apparente amicizia di Ibrahim, Serlone si diresse alla ricerca dei saraceni quasi disarmato, accompagnato da alcuni dei suoi compagni. Tuttavia, l’inganno fu scoperto quando Serlone si ritrovò di fronte a un imponente schieramento di tremila arabi. Rimasto circondato nella valle del Salso, a breve distanza da Cerami, Serlone si trovò in una situazione apparentemente senza speranza. Nonostante le probabilità fossero contro di lui, Serlone non si arrese alla morte. Con coraggio e determinazione, si arrampicò su una grande rupe, utilizzando la difesa naturale alle spalle per respingere gli attacchi nemici. Dopo una strenua e valorosa resistenza, il cavaliere cristiano alla fine cadde, ma la sua leggenda rimase eterna.

La storia racconta che i saraceni, ammirati dal coraggio di Serlone, mangiarono il suo cuore per appropriarsi del suo coraggio e inviarono la sua testa al sultano Tamim ibn al-Mu’izz. Quest’ultimo fece sfilare la testa, conficcata su una picca, per le strade di Mahdia.

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Da allora, la grande rupe d’arenaria sulla riva sinistra del Salso, situata nel territorio del comune di Nissoria, sulla quale i normanni avevano inciso una grande croce, fu chiamata dagli arabi “Hagar Sârlû,” ovvero “Rocca” o “Rocca di Serlone”. Questo luogo rimane un simbolo tangibile della coraggiosa resistenza di Serlone contro l’invasione araba.

La terza edizione dell’evento “La Rocca di Sarro” ha visto un coinvolgente corteo storico, con partecipanti vestiti con costumi d’epoca, che ha sfilato lungo il corso Vittorio Emanuele. L’evento ha incluso la rappresentazione dell’incoronazione di Serlone sul sagrato della chiesa, in presenza della corte normanna, un suggestivo ballo di dame normanne, la commovente rappresentazione della morte di Serlone e la vivida rievocazione della corte araba, con un coinvolgente ballo delle odalische, che ha animato Piazza Stati Uniti d’America.

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Questo evento annuale offre ai residenti di Nissoria e ai visitatori l’opportunità di immergersi nella storia affascinante e ricca di eroismo di Serlone e di celebrare la sua indomita volontà di difendere la sua terra natale contro le forze nemiche. “La Rocca di Sarro” è un tributo affettuoso a un eroe storico che continua a ispirare e a incantare le generazioni di oggi, mantenendo viva la memoria di questa leggendaria vittoria nella storia di Nissoria.

Maria Teresa La Via

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