A Troina l’1 ottobre inaugurazione del Museo della fotografia di Robert Capa

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Sarà inaugurato venerdì 1 ottobre prossimo a Palazzo Pretura, nel cuore del centro storico di Troina, a pochi passi da piazza Conte Ruggero, il Museo della fotografia interamente dedicato a Robert Capa, il più grande fotoreporter di guerra di tutti i tempi e grande innovatore del fotogiornalismo.

Scattate dal fotografo ungherese in Sicilia durante la seconda guerra mondiale, le 62 preziose stampe fotografiche della collezione “Fragments of War in Sicily”, in buona parte inedite, da negativo originale, documentano attraverso emozionanti immagini gli avvenimenti sui campi di battaglia, le distruzioni e la sofferenza della popolazione civile, nonché la vita quotidiana degli abitanti nei luoghi invasi e ridotti in macerie.

Sono il racconto visivo del fotografo, che trascorse la maggior parte della sua vita immerso nella cruda realtà della guerra, per cogliere con empatia e sensibilità, nell’istante perfetto dello scatto, gesti, sguardi ed emozioni profonde di civili e soldati.

L’esposizione, resa possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Famiglia Pintaura e il Comune di Troina, è stata ideata e curata da Soul Design Creative Studio. Una non facile impresa, che ha richiesto quasi cinque anni di lavoro tra selezione e acquisizione del pregiato materiale dall’International Center of Photography di New York e che, finalmente, si concretizza in uno spazio espositivo di rilevanza internazionale, che consegna a Troina il prestigio di custodire alcune tra le più significative testimonianze della storia della fotografia mondiale.

Una parte dell’esposizione fotografica sarà dedicata alla “Battaglia di Troina”, una delle più cruente della campagna d’Italia: sei lunghi giorni di durissimi combattimenti, moltissime le perdite tra gli eserciti contrapposti e gran parte del centro abitato bombardato e distrutto. In questo scenario di morte e distruzione si trovò ad operare Capa, come egli stesso riferisce: “Troina fu dura. Ci vollero sette giorni per conquistarla e perdemmo una grande quantità di uomini. Era questa la prima volta che seguivo un attacco dall’inizio alla fine, ma fu anche l’occasione per scattare alcune ottime foto. […] Pensavo che non avesse alcun senso questo combattere, morire e fare foto, quando il generale Teddy Roosevelt, sempre presente dove la battaglia era più dura, si avvicinò e puntando il suo bastone verso di me: ‘Capa, disse, al quartier generale di divisione c’è un messaggio per te. Dice che sei stato assunto da Life’ ”.

Già nell’estate del 2015, dopo le esposizioni di Roma, Firenze, Genova e Milano, Troina ha ospitato la celebre mostra “Robert Capa in Italia.1943-1944”, evento organizzato in collaborazione con la Fondazione Alinari e il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, che ha consentito di esporre, proprio dove erano state scattate, alcune tra le più celebri foto del padre del fotogiornalismo mondiale.

Dal successo della mostra, l’idea di realizzare proprio in città, in uno dei luoghi più importanti della vita professionale di Capa, uno spazio espositivo permanente a lui dedicato, dove adesso sono custodite le preziose e toccanti immagini della guerra, che documentano con una straordinaria efficacia comunicativa le distruzioni belliche e la sofferenza della popolazione.

 


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