Acquaenna, Trentacoste (M5S): “Bollette insostenibili. Negli ultimi dieci anni un aumento costante e ingiustificabile dei costi”

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Il gestore del Servizio Idrico Integrato AcquaEnna, ancora oggi, impone ai cittadini una delle tariffe più alte d’Italia. Analizzando e mettendo a confronto i costi delle utenze domestiche degli ultimi dieci anni nell’Ennese, ci si accorge di un aumento costante e non giustificabile del costo del servizio, in particolare dei costi di depurazione e delle partite pregresse, anno dopo anno”. Così, il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste che, ancora una volta, torna a parlare della gestione del servizio idrico in provincia di Enna.

L’articolazione tariffaria di AcquaEnna, per l’anno 2019, – continua Trentacoste – oltre alla quota fissa per la depurazione, che per le utenze domestiche è di € 13,49 anno, prevede una quota variabile in fascia unica di € 0,5334 mc, rendendo così, i costi in bolletta sempre più vertiginosi”. “Bollette – aggiunge il parlamentare – sulle quali il gestore impone le partite pregresse, il deposito cauzionale e un inesistente servizio di depurazione”.

È inaccettabile che le famiglie e i cittadini – conclude Trentacoste – continuino a pagare a caro prezzo, senza alcuna riduzione dei costi fissi, un servizio tanto inefficiente e spesso soggetto a interruzioni. Ricordo, infatti, le innumerevoli sospensioni dell’erogazione idrica registrate recentemente, a causa di guasti, e le frequenti erogazioni di acqua impura nelle case dei cittadini, un vergognoso disservizio di cui il gestore AcquaEnna deve rispondere ai cittadini e di cui i sindaci non chiedono ragione”.

Il senatore Cinquestelle nel tempo ha coinvolto tutti gli organi preposti, Magistratura, Sindaci, ARPA, Regione e Siciliacque: “Chiedo ad ognuno di fare la propria parte, servono verifiche e risposte immediate sul caro-acqua, senza tralasciare le altre storiche irregolarità, anche a carattere vessatorio, cui questa società di gestione ci ha abituati”.

 

 


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