Ad Agira il 19 giugno per le “Giornate Europee dell’Archeologia” visita al castello

Castello Agira
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Nell’ambito delle “Giornate Europee dell’Archeologia” e con il patrocinio del Ministero della Cultura, organizzata da BCsicilia, in collaborazione con Giubbe d’Italia e il Centro Turistico Giovanile, si terrà a Agira, domenica 19 giugno, l’iniziativa: “Il Castrum di San Filippo: visita guidata al Castello di Agira”. L’appuntamento è previsto alle ore 10,30 in Piazza Garibaldi ad Agira. Lat. = 37.656998  Long. = 14.522581. Per informazioni: Tel. 388.9762474 Email: segreteria@bcsicilia.it. Presentazione di Luigi Manno di BCsicilia.

Il Castello di Agira è tra i principali monumenti caratteristici della cittadina situata nella Provincia di Enna. Si tratta di un antico castello posto sulla cima del Monte Teja. L’antico maniero si trova a circa 820 sul livello del mare, mostrandosi come una delle fortezze più alte della Sicilia, con una posizione strategica che, un tempo, permetteva di avvistare i nemici a gradi distanza, mentre oggi si presenta come una meravigliosa terrazza panoramica da cui poter ammirare le splendide terre siciliane e diversi comuni in lontananza. Si è certi che il Castello di Agira sia esistito già nel periodo greco. L’avvento degli Arabi in Sicilia fu molto significativo per la città di Agira e per il suo Castello, visto che la popolazione che vi si insediò trovò nella fortezza agirina una delle principali roccaforti della loro epoca. I nuovi arrivati fortificarono ulteriormente la cinta muraria, rendendola più sicura grazie all’edificazione di tre anelli murari concentrici. Nella documentazione storica dalla prima età normanna il luogo compare con il toponimo Mons Argirium o Sanctus Philippus de Monte Argyri, dovuto alla presenza di una chiesa e di un monastero eretti in onore di San Filippo siriaco almeno fin da età bizantina.  A partire dal 1187 la signoria di San Filippo finisce nelle mani dei de Parisio, fino al 1274, quando il borgo diventa terra demaniale. Fino al Trecento, il Castello di Agira continuò a ricoprire importanti ruoli nella politica della Sicilia, tanto da vedere anche ospiti illustri, come lo stesso Re di Sicilia Ludovico d’Aragona, nel 1354. Poco dopo, il Castello di Agira venne dismesso dalle sue funzioni militari, decretando l’inizio di uno stato di abbandono che non ebbe mai fine, causandone un degrado lento e inesorabile, fino a quando, nel 1693, un devastante terremoto fece crollare gran parte della sua struttura, lasciandoci solo pochi pezzi da poter ammirare oggi. Nel 1778 Vivant-Denon annotava che sulle fondamenta delle antiche mura erano state costruite le nuove case. Del castello sopravvivono ruderi che consentono una ricostruzione parziale del complesso. Esso doveva essere circondato da una cinta muraria di cui sono visibili, sul lato ovest, la cortina intervallata da tre torri di pianta e dimensioni diverse.

 

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