Ance Enna: “Siamo costretti a sospendere i cantieri, irreperibili i dispositivi di protezione”

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Nel rispetto delle indicazioni contenute nel Dpcm dell’11 marzo e vista l’impossibilità di assicurare in tutti i cantieri le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori con grande senso di responsabilità ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza. Dobbiamo prendere atto che non ci sono le condizioni per poter proseguire”, il presidente Ance Enna, Sabrina Burgarello rilancia quanto sostenuto dal Presidente nazionale dei Costruttori, Buia.

In provincia al momento non ci sono stati segnalati provvedimenti di sospensione dei cantieri per impossibilità di rispettare le prescrizioni dell’ultimo DPCM, ma le nostre aziende che lavorano in tutta la Sicilia ci hanno segnalato al momento 18 cantieri sospesi, essenzialmente per impossibilità di rispettare le distanze o per mancanza di DPI.

Avremmo voluto resistere e andare avanti il più possibile ma alla fine dobbiamo prendere atto della situazione. Una richiesta che si è resa necessaria in questi difficili giorni, viste le difficoltà di proseguire senza esporre imprese e lavoratori a rischi non gestibili”. L’organizzazione del cantiere, infatti, in troppi casi non consente di conciliare la prosecuzione dei lavori con le nuove disposizioni stabilite nell’ultimo Dpcm (distanza in primis).

Tra le altre difficoltà si evidenzia: impossibilità di reperire dispositivi di protezione individuale; impossibilità di assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai in trasferta; respingimenti ai posti di blocco del personale e dei materiali diretti ai cantieri, subappaltatori, fornitori e personale della committenza che non si presenta nei luoghi di lavoro.

Ma per agire in sicurezza e con la necessaria chiarezza nei rapporti con i committenti chiediamo al Governo ed alle amministrazioni di adottare immediatamente una serie di misure necessarie per consentire alle nostre imprese di sospendere i cantieri”, aggiunge il presidente dei costruttori. Tra queste:

  • Ampliare i limiti e le possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore di tutto il territorio nazionale per l’anno in corso;
  • Sospendere tutti gli adempimenti e versamenti tributari, previdenziali, assistenziali e di qualsiasi altro genere in scadenza;
  • Garantire liquidità alle imprese con una moratoria effettiva e automatica di tutti i debiti e attivare immediati pagamenti per i cantieri che si fermeranno.
  • Consentire un reperimento di dispositivi adeguati.

Si tratta di uno sforzo eccezionale che dobbiamo fare e chiedere affinché sia tutelata la nostra forza sociale ed economica così da essere in grado di poter tornare quanto prima a lavorare per far crescere il nostro Paese più forte di prima”.

 


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