Appello di una famiglia di Sperlinga ai servizi sociali del Comune, affinchè si attivino rapidamente per il ricongiungimento di tutti i componenti

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Una triste vicenda di un nucleo familiare si trascina ormai da diversi anni. La vicenda risale al 2015 quando a seguito di una lite scoppiata tra una giovane coppia, il marito venne arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. La moglie e le piccole figlie vivendo in una situazione di degrado sociale, senza un lavoro e all’interno di un’abitazione fatiscente, vennero collocate all’interno di una comunità alloggio a Nicosia.

Nel 2016, dopo circa un anno e mezzo, il marito venne assolto dal Tribunale di Enna poiché il fatto non sussiste, nel frattempo la moglie si riappacificò con il coniuge ed insieme iniziarono un percorso riabilitativo.

Il marito trovò un lavoro stabile, il legame si rafforzò, è nacque una terza figlia, ma le bambine e la madre continuarono a soggiornare presso una comunità alloggio di Caltanissetta e la vicenda fu continuamente monitorata dalle assistenti sociali e soprattutto dal Tribunale dei minori di Caltanissetta.

La situazione all’interno del nucleo familiare continuò a migliorare tanto che il giudice minorile in diverse occasioni diede il permesso di passare le vacanze pasquali presso la casa del nonno materno. Il cammino intrapreso dalla coppia evitò che le figlie venissero date in adozione. Alla famiglia venne assegnata una casa popolare e il marito trovò un lavoro per poter mantenere i suoi familiari. Per questi motivi il Tribunale dei minori di Caltanissetta già nel mese di maggio 2019, dopo una relazione positiva dei servizi sociali del Comune di Sperlinga, autorizzò le tre figlie a rientrare nei fine settimana presso l’abitazione dei genitori, all’incirca quattro volte al mese.

All’inizio del mese di giugno 2019 il Tribunale dei minori di Caltanissetta chiedeva ai servizi sociali di Sperlinga di relazionare su questi rientri settimanali in modo tale da evitare i viaggi e far rientrare definitivamente le figlie e la madre a Sperlinga presso l’abitazione familiare. I servizi sociali di Sperlinga ed in particolar modo l’assistente sociale che aveva ricevuto l’incarico, avrebbero effettuato solo due visite su quattro al nucleo familiare senza relazionare, tanto che il Tribunale sollecitava con una diffida il 4 luglio il Comune di Sperlinga nel chiedere contezza su quanto avvenuto nel mese di giugno e per favorire il ricongiungimento definitivo della famiglia, cosa che però non è mai avvenuta. Si tratta di un atto fondamentale senza il quale il Tribunale dei minori non può emettere il provvedimento definitivo che concluderebbe positivamente questo cammino di riabilitazione.

L’inerzia del Comune di Sperlinga e degli uffici dei servizi sociali potrebbero, infatti, far slittare il ricongiungimento definitivo della famiglia dopo 4 anni e con l’approssimarsi delle vacanze estive creare nuovi disagi con viaggi continui dalla comunità alloggio di Caltanissetta alla casa familiare di Sperlinga.

Da questo ultimo tratto del percorso riabilitativo nasce l’appello da parte della famiglia nei confronti del Comune di Sperlinga ed in particolare modo agli uffici dei servizi sociali e all’assessorato competente, affinchè si attivino rapidamente e facilitino il ricongiungimento di tutti i componenti del nucleo familiare sotto un unico tetto.

 


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