Approvato in commissione regionale all’Ars il progetto di legge per il ripristino dei Tribunali di Mistretta, Modica e Nicosia – VIDEO

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L’8 novembre la Commissione regionale Affari Istituzionali ha approvato il progetto di legge mirante alla riapertura dei tribunali di Mistretta, Modica e Nicosia. Questo importante passo è stato intrapreso nel contesto dello schema di progetto di legge denominato “Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155,” il quale riguarda la nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero.

Il progetto di legge regionale, presentato il 7 marzo 2023, ha ricevuto il sostegno dei seguenti firmatari: Emanuele Dipasquale del Partito Democratico, Ignazio Abbate della Democrazia Cristiana, Giorgio Assenza di Fratelli d’Italia e Stefania Campo del Movimento 5 Stelle.

La procedura prevede l’approvazione in assemblea del disegno di legge e successivamente sarà proposta al Parlamento della Repubblica secondo l’articolo 18 dello Statuto della Regione Siciliana, il quale conferisce all’Assemblea regionale il potere di emettere voti e formulare progetti sulle materie di competenza degli organi dello Stato che possano interessare la Regione, presentandoli alle Assemblee legislative dello Stato.

L’intera procedura è seguita con interesse dall’amministrazione comunale di Nicosia parallelamente alle iniziative delle parlamentari nazionali Chiara La Porta ed Eliana Longi di Fratelli d’Italia.

Il decreto legislativo n. 155 del 7 settembre 2012 aveva portato alla chiusura nel 2013 dei tre tribunali siciliani di Mistretta, Modica e Nicosia, oltre a numerose sedi distaccate. Il progetto di legge regionale in questione introduce l’articolo 8 bis, che prevede il ripristino delle funzioni giudiziarie nelle sedi precedentemente soppressi, in attesa di una più ampia e generale riforma della geografia giudiziaria.

L’articolo 8 bis in particolare stabilisce che, su richiesta delle Regioni interessate, il Ministro della Giustizia può disporre il ripristino delle funzioni giudiziarie nei tribunali ordinari e nelle Procure della Repubblica precedentemente soppressi. Questa decisione sarà basata su apposite convenzioni, con le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di custodia e vigilanza delle strutture a carico del bilancio della Regione richiedente. Rimarranno invece a carico dello Stato le spese relative alla retribuzione dei magistrati e del personale amministrativo e di polizia giudiziaria. Inoltre, le spese a carico delle Regioni possono essere sostenute anche dagli enti locali, previa intesa con la Regione. Entro centottanta giorni dalla stipulazione delle convenzioni, il Ministro della Giustizia procederà alla riformulazione o alla riapertura delle piante organiche dei tribunali sub-provinciali riattivati e alla loro copertura.



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