Mentre il Governo, nel nuovo Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne (Psnai) 2021-2027, parla di “declino irreversibile”, il Partito Democratico di Enna contesta il documento ministeriale, reso pubblico quasi in sordina, e propone una nuova strada: quella del rilancio, non dell’abbandono.
“In qualità di segretaria provinciale del Partito Democratico –dice Katya Rapè-, esprimo la mia profonda contrarietà al contenuto del nuovo Psnai 2021-2027. L’idea che interi territori interni siano destinati a un “declino irreversibile” e che lo Stato debba accompagnarne la decadenza anziché contrastarla, rappresenta una dichiarazione di resa politica e istituzionale inaccettabile”.
Katya Rapè commenta con durezza le recenti scelte dell’esecutivo nazionale, accusato di arrendersi di fronte al futuro dei piccoli comuni. “Le cosiddette “aree interne” –sottolinea Rapè- non sono un peso per il Paese, ma un patrimonio di ricchezze umane, culturali, produttive e ambientali. Rinunciare a esse significa rinunciare al futuro dell’Italia”. Rapè punta il dito contro un passaggio preciso del documento nazionale: “Nel Psnai si legge testualmente: ‘accompagnamento in un percorso di spopolamento irreversibile’. Una dichiarazione che sa di resa: è l’eutanasia dei piccoli comuni”. “Noi non ci stiamo – commenta – e come Pd provinciale ennese scegliamo un’altra strada: quella del rilancio, non dell’abbandono”. Quindi rivendica, per quanto riguarda la provincia ennese, un approccio diametralmente opposto: “Noi, attraverso l’azione del nostro presidente della Provincia, Capizzi, da poco eletto, dei quattro consiglieri provinciali delegati, dei sindaci e dei deputati Venezia e Marino, intendiamo rilanciare il ruolo da protagonista del nostro territorio, puntando su una visione concreta di sviluppo sostenibile e inclusivo. Queste le iniziative concrete già messe in cantiere da Capizzi e dalla squadra che lo coadiuva: valorizzazione delle risorse locali, a partire da eccellenze come l’agricoltura e i prodotti tipici del nostro territorio; il turismo culturale, con la riqualificazione e la promozione di tutte le aree archeologiche e i siti che rappresentano un simbolo identitario e un volano economico; la viabilità e le infrastrutture; le due università presenti nel territorio, che devono diventare motori di formazione, innovazione e occupazione giovanile. Voglio anche aggiungere che l’Area Interna di Troina, presieduta dal sindaco Alfio Giachino del Pd, ha ottenuto un finanziamento di 49,6 milioni di euro per contrastare lo spopolamento e favorire lo sviluppo, nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Questi fondi, provenienti dal secondo ciclo di programmazione 2021-2027, saranno utilizzati per interventi sulle strade extra urbane di 14 comuni”. “Non si tratta di utopie –conclude Rapè-, ma di progetti reali da sostenere con convinzione, contro ogni logica di abbandono o disimpegno istituzionale. Le aree interne non sono il passato da lasciarsi alle spalle, ma il futuro da costruire insieme. E per questo che occorre anche un “Piano Giovani” ambizioso, capace di offrire opportunità reali e prospettive di futuro per trattenere le nuove generazioni nelle aree interne, contrastando lo spopolamento e valorizzando le risorse locali”.
Giacomo Lisacchi
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