Assoconsumatori: “Anche il sindaco Bonelli, come il sindaco Dipietro, non vuole la rescissione della convenzione con Acquaenna”

Condividi l'articolo su:

Con l’articolo 12 della legge regionale n. 19 del 2015 il presidente della Regione Siciliana con proprio decreto istituisce delle commissioni tecniche negli ATO idrici posti in liquidazione che abbiano affidato la gestione del servizio a privati allo scopo di verificare eventuali inadempimenti contrattuali.

Orbene è notorio che l’ATI, ad Enna, presidente il sindaco del comune capoluogo  Maurizio Dipietro non è operativo, ad Agrigento invece l’ATI ha rescisso la convenzione con Girgentiacque, mentre, a Caltanissetta da notizie di stampa sembrerebbe che i sindaci siano in rivolta e si aspetta l’assemblea dell’ATI del 9 per rendere nota l’orientamento, da indiscrezioni dovrebbero lamentare moltissimi disservizi per i loro comuni.

Mentre nelle altre province i sindaci agiscono per il rispetto delle convenzioni in provincia di Enna tutto tace, tutto va bene anche quando basterebbe controllare i ripristini fatti da Acquaenna per evidenziare che non sono a norma. Eppure nessun sindaco ha lamentato disservizi, in particolare il sindaco di Nicosia non si è presentato alle riunioni stante alcune dichiarazioni di un componente della commissione intervistato da Arcangelo Santamaria.

In verità capiamo il sindaco Bonelli per le difficoltà amministrative che sta attraversando sui rifiuti, nella notizia del 3 ottobre si parla di bonifiche di aree urbane, nei pressi dell’ospedale, utilizzate come discariche abusive, segno evidente di una cattiva organizzazione e controllo del servizio rifiuti che fra l’altro ha subito aumenti, nonostante le mirabolanti dichiarazioni del suo assessore che prefigurava riduzioni dei costi per 60 euro a famiglia, evidentemente c’è un difetto concettuale tra spesa e risparmio.

Sull’acqua Nicosia ha avuto diversi problemi: tasso elevato di minerali nocivi per l’organismo umano con una serie di ordinanze di sospensione e rimpallo di responsabilità tra Acquaenna e Siciliacque, anche se l’interlocutore del Comune non può essere Siciliacque bensì Acquaenna. Interruzione del sevizio di distribuzione per infiltrazioni fognarie con ulteriori ordinanze di sospensione del servizio.

Ebbene di tutto questo il sindaco Bonelli si è lamentato ? Dobbiamo pensare che Acquaenna per il sindaco Bonelli non va toccata ? Ci sono, forse, interessi per cui queste cose non sono state segnalate e conseguentemente sanzionate ?

La commissione doveva essere l’occasione per far emergere tali disservizi patiti dai cittadini, per non parlare poi degli alti costi ma ripeto i sindaci silenzio assoluto non vedo, non sento, non parlo. In questa situazione è inutile poter sperare in una azione dei sindaci della provincia di Enna le altre province ripubblicizzeranno l’acqua per mancato adempimento della convenzione, quindi, senza costi per i Comuni mentre ad Enna grazie ai sindaci che abbiamo dovremo sorbirci l’acqua che decide Acquaenna, al costo che decide Acquaenna con il bene placido dei sindaci Bonelli, Dipietro ecc.ecc, compresi coloro che presentando ricorso al TAR per la nullità dell’accorto tra il commissario dell’ATO idrico ed il gestore sui mancati pagamenti del canone per l’uso degli impianti, vogliono far capire di essere dalla parte dei cittadini, ma non fanno nulla per poter dare seguito al ricorso presentato e rescindere la convenzione senza costi per i Comuni.

Pippo Bruno


Condividi l'articolo su: