Marzo è stato definito, a livello nazionale, il mese della consapevolezza dell’endometriosi, una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa 1 donna su 10 e che si manifesta con forti dolori durante il ciclo mestruale, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali.
Poiché non se ne conoscono ancora le cause e non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza; a causa della scarsa informazione, infatti, spesso tale patologia viene diagnosticata con anni di ritardo, quando si sono già manifestate le complicanze, tra cui l’infertilità.
In coerenza con la con la Legge Regionale 28/2019, voluta dall’on. Luisa Lantieri, che ha istituito la Rete regionale per l’endometriosi e con il programma dell’Assessorato Regionale della Salute, anche l’ASP di Enna, attraverso il Dipartimento Materno-Infantile, ha promosso diverse iniziative di informazione e sensibilizzazione con l’obiettivo di diffondere una maggiore conoscenza dei sintomi della malattia e a promuovere il ricorso alle strutture sanitarie, al fine di favorire una diagnosi precoce e prevenire le complicanze.
In particolare, in occasione della giornata del 12 marzo 2021 che l’Asp di Enna ha dedicato alle donne, sono state realizzate una serie di attività di prevenzione e promozione della salute femminile, offerte gratuitamente presso la “Stanza Rosa” adiacente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina. In tale sede la dott.ssa Stella Ciarcià, ginecologo del Consultorio Familiare e responsabile dell’U.O. Screening del cervicocarcinoma, oltre alle prestazioni ginecologiche effettuate, ha svolto attività di sensibilizzazione ed educazione alla salute sul tema dell’endometriosi rivolta alle 50 donne che hanno usufruito dei servizi sanitari offerti.
“Le iniziative di sensibilizzazione sull’endometriosi – dichiara il direttore del Dipartimento Loredana Disimone (nella foto) – si inseriscono a pieno titolo nei percorsi di salute dedicati alle donne, di cui la giornata del 12 marzo vuole rappresentare l’avvio, secondo il nuovo concetto di ‘medicina di genere’, intesa quale approccio interdisciplinare tra le diverse arre mediche e delle scienze umane basato sulle differenze biologiche, socio–culturali ed economiche e sul loro impatto negli ambiti della prevenzione, diagnosi e cura.”
L’Asp di Enna, infatti, aderendo alle indicazioni dell’Assessorato Regionale della Salute, ha recentemente costituito un Gruppo di lavoro per la promozione e sviluppo della medicina di genere, composto dalle dottoresse Gabriella Emma, Loredana Disimone, Maria Ruscica e Antonella Santarelli, referenti rispettivamente per la formazione, per l’attivazione di percorsi clinici genere-specifici, per la ricerca e innovazione e per la comunicazione.
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