Bocciata in un concorso allo scritto, la candidata ottiene dal TAR la riammissione

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Il 24 marzo 2022 il TAR ha accolto l’istanza cautelare di una messinese, riservandosi la decisione di merito il 21 dicembre 2022. La donna era candidata al concorso indetto dal ministero della Giustizia per il reclutamento di oltre 2.000 funzionari.

La concorrente il 13 ottobre 2021 aveva sostenuto la prova scritta, conseguendo 24.25/30 su un punteggio minimo per l’ammissione all’esame orale uguale o superiore a 21 punti. Ma nonostante il punteggio fosse superiore al minimo richiesto, la donna è stata bocciata per non aver ottenuto la sufficienza nella parte del test relativa alla lingua inglese.

La candidata, assistita dagli avvocati Antonino Crisci e Andrea Fiore, ha chiesto ricorso al Tar. Il tribunale amministrativo ha fatto emergere come il peso conferito all’esame di inglese non possa ribaltare l’esito positivo della votazione ottenuta nelle materie giuridico-amministrative previste dal concorso indetto dal ministero della Giustizia.

Grazie a questo provvedimento il Tar ha accolto l’istanza cautelare ai soli fini dell’ammissione con riserva alle successive prove concorsuali. La concorrente avrà la possibilità di sostenere la prova orale prevista dal concorso, superando la precedente insufficiente valutazione.

Si tratta di uno dei pochi provvedimenti resi in tal senso dal giudice amministrativo in sede di primo grado nell’intero panorama giurisprudenziale“.


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