“Nella mattina del primo febbraio si è tenuta l’assemblea dei sindaci da me convocata per trattare l’argomento delle partite pregresse, alla luce di una nuova giurisprudenza, della sentenza della Corte di Cassazione e della sentenza del tribunale di Enna. È stato un confronto molto proficuo; chiaramente è emersa la volontà di cercare di superare un’annosa questione che va avanti ormai da diversi anni e su cui si sta valutando se scelte del passato, certamente discutibili, possano oggi essere messe in discussione al fine di dare una massima e più proficua tutela ai cittadini”. Afferma il presidente dell’ATI Nino Cammarata.
“Stiamo lavorando per verificare la possibilità di sgravare i cittadini della provincia di Enna da questa odiosa posta che viene prevista in tariffa, – continua Cammarata – anche con un intervento diretto dei comuni, compatibilmente con le condizioni economiche e finanziarie degli enti”.
“Intanto, al prossimo CDA che convocherò nei prossimi giorni, richiederò ulteriori approfondimenti in termini di quantificazione economica della vicenda e avanzeremo una richiesta al gestore di sospensione delle partite pregresse, al fine di valutare ogni ulteriore deliberazione”. Conclude nella sua nota il presidente dell’ATI Enna.
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