Campi estivi in beni confiscati alla mafia per mille studenti di 4 regioni del Sud

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REGGIO CALABRIA – “E’ una iniziativa importante perche’ mette finalmente a disposizione di tutta la comunita’ calabrese l’ostello Locride, voluto dal Goel dopo la partecipazione ad un bando. Potremo creare accoglienza e un cambiamento culturale in Calabria nella lotta alla ndrangheta e verso una comunita’ piu’ giusta ed efficace”. Cosi’ alla Dire il presidente del consorzio sociale Goel Stefano Caria commentando la firma del protocollo fra il ministero dell’Istruzione e la presidenza della Commissione antimafia per l’avvio dei campi estivi per mille studenti che saranno impegnati nei beni confiscati alle mafie in Calabria, Campania, Sicilia e Puglia.
La firma e’ avvenuta a Locri (Reggio Calabria) alla presenza della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, del presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra e del Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. Il Goel e’ uno dei tre soggetti individuati in Calabria per ospitare gli studenti italiani delle quattro regioni interessate.
Le altre due cooperative sono a Polistena (Reggio Calabria) e Isola Capo Rizzuto (Crotone). “Ai ragazzi verra’ trasferito un messaggio della legalita‘ – ha aggiunto Caria – potranno andare a vedere le altre cooperative socie di Goel e sperimentare sul campo la validita’ del percorso di etica efficace che noi proponiamo e vedere come possono dare qualita’”. I ragazzi sono stati coinvolti grazie al supporto delle Consulte provinciali degli studenti.

MORRA: “LA SCUOLA SI INTERESSI DI QUESTI ARGOMENTI”


Si da’ l’avvio ad una serie di iniziative che proseguiranno e porteranno sempre piu’ la scuola italiana ad interessarsi di questioni che finora sono state neglette e abbandonate. Il generale Governale, che e’ a capo della Dia, dice che siamo l’unico Paese al mondo che ha un Presidente della Repubblica, fratello di vittima di mafia, senza aver memoria di tutto questo, senza aver memoria di cosa significhi, per noi oggi, avere alle spalle 160 anni di disconoscimento del fenomeno”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, oggi a Locri (Reggio Calabria) per la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Il fenomeno mafia – ha aggiunto Morra – l’abbiamo giuridicamente riconosciuto soltanto dal 1982 dopo l’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Vogliamo educare la futura cittadinanza, quindi i nostri studenti, a sapere fare i conti, ad esempio, con un’azienda che si nutre di bilanci impostati su regole mafiose e con comportamenti illeciti”. “Dobbiamo tenere conto – ha concluso Morra – che non possiamo osannare Leonardo Sciascia per il Giorno della civetta e poi non leggerlo ai nostri studenti“.

SINDACO DI LOCRI NON INVITATO ALL’INCONTRO CON AZZOLINA

 “Ho ricevuto pochi minuti fa una telefonata dal ministro Lucia Azzolina. Il ministro ha tenuto a precisare che l’incontro di oggi a Locri non e’ stato organizzato dal ministero dell’Istruzione”. Cosi’ il sindaco di Locri Giovanni Calabrese commentando in un post sulla pagina Facebook del Comune la presenza di Lucia Azzolina in occasione della firma di un protocollo d’intesa con la presidenza della commissione parlamentare Antimafia per l’avvio dei campi estivi per 1.000 studenti nelle strutture confiscate alle mafie. Il sindaco di Locri non risultava tra gli invitati all’evento svoltosi nell’auditorium del Vescovado. “Nel corso della lunga e garbata conversazione ho confermato all’onorevole Azzolina il mio disappunto e rincrescimento per – scrive il primo cittadino di Locri – le sgarbate modalita’ dell’iniziativa di oggi a Locri invitandola in ogni caso a visitare l’ospedale e, se ha piacere, a chiarire l’incresciosa e imbarazzante situazione anche gustando una buona granita calabrese”. “Nel pomeriggio, in ogni caso, dalle 14:30 saro’ in ospedale sperando che il signor ministro raccolga il mio invito modificando per pochi minuti il proprio programma. Spiace perdere queste occasioni di confronto anche – conclude Calabrese – per una lodevole iniziativa a favore dei giovani e dell’intero territorio, fermo restando che rimango perplesso sull’organizzazione, in quanto ad oggi non e’ dato sapere chi ha curato i dettagli e il programma”.



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