Capizzi, il gruppo di minoranza “Coerenza e Libertà” stigmatizza il comportamento di alcuni componenti della maggioranza

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Il consiglio comunale convocato a Capizzi nella serata di sabato 30 novembre, per approvare alcune variazioni al bilancio di previsione 2019 ha riaperto le polemiche politiche tra maggioranza ed opposizione, in particolar modo il gruppo di minoranza “Coerenza e Libertà” in un comunicato ha stigmatizzato il comportamento di alcuni componenti, consiglieri ed assessori, della maggioranza.

Ieri sera, – scrivono nel comunicato i consiglieri di Coerenza e Libertà – nel corso della seduta del consiglio comunale alcuni (e, sottolineo, solo alcuni) assessori e consiglieri componenti del gruppo di maggioranza, dimostrando ancora una volta una scarsa (se non addirittura nulla) conoscenza delle regole di comportamento e di ‘grammatica istituzionale’, ignari del ruolo ricoperto (affidatogli dalla maggioranza dei cittadini di Capizzi) e pure del luogo ove si trovavano (in aula consiliare, durante una seduta pubblica del consiglio), sghignazzavano come se fossero all’interno di un bar o di un circolo ricreativo, mentre il consigliere del nostro gruppo, l’avvocato Giacomo Leonardo Purrazzo, esponeva le ragioni per cui il gruppo (presenti anche il Antonino Fazio, Melania Rizzo e Germana Iraci Sareri) avrebbe espresso voto contrario alla proposta di deliberazione relativa all’assestamento ed alle variazioni di bilancio.

Nel corso del suo intervento il consigliere di minoranza stava censurando l’operato della amministrazione comunale in carica, perché ha volutamente omesso di considerare l’esistenza di alcune voci negative: revoca parziale del finanziamento del 2011 per il progetto del consolidamento del corso Dante Alighieri di 137.000 euro; revoca parziale del finanziamento del 2011 per il progetto di rifacimento della strada del castello di 62.000 euro; mancato riconoscimento della somma di 154.000 euro, relativa ai lavori per la realizzazione della ippostazione (2010); contenzioso con le sorelle Cuva per la questione relativa alla procedura di esproprio (1994) del terreno su cui è stato realizzato il Centro Sociale (il sindaco su Facebook ha postato una nota, nei giorni scorsi, in cui si parla di una richiesta di oltre 800.000 euro); contenzioso in essere con alcuni dipendenti ed ex dipendenti comunali per il rimborso delle spese legali dagli stessi anticipate per la difesa nei processi penali in cui sono stati coinvolti, nel periodo 2003/2008, quali componenti della commissione per l’assegnazione delle case popolari di contrada Birruso, 100.000 euro circa). Oltre ai costi degli incarichi legali conferiti (pare senza imputazione nel bilancio 2019).

Per questi grandi politici, alcuni di lungo corso, il dibattito, nel luogo deputato a farlo, circa la situazione economica del Comune e la questione relativa a componenti negative per oltre un milione di euro è una questione risibile.

Purtroppo anche la presidente del consiglio non è riuscita (volutamente ?) a dirigere i lavori della seduta secondo le previsioni del regolamento; la situazione è tornata all’ordine dopo l’intervento del segretario facente funzioni. – concludono i componenti della minoranza –

Che sia questa la vera ragione per cui vogliono impedire la diretta streaming delle sedute consiliari ? Non far sapere ai cittadini come si svolgono i lavori e come sono rappresentati in consiglio ?

 


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