Capizzi, il sindaco difende la produzione locale lattiero-casearia

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato del sindaco di Capizzi, Leonardo Principato Trosso, in merito alla trasmissione Rai “Indovina chi viene a cena”.

In riferimento al programma televisivo ”Indovina chi viene a cena” trasmesso da RaiPlay in data 7 ottobre 2018 e relativo alla minaccia per la salute pubblica dei prodotti lattiero-caseari con particolare riferimento all’area dei Nebrodi, sembra corretto, relativamente al Comune da me amministrato, precisare quanto segue.

Il problema della sicurezza alimentare dei prodotti lattiero-caseari è un problema che si trascina da almeno 30 anni e nel tempo numerosi interventi legislativi sono stati adottati a tutela della salute pubblica.

Il servizio trasmesso, in particolare riaggancia il problema della sicurezza alimentare a recenti fatti di cronaca che hanno portato alla ribalta casi di macellazioni clandestine, allevamenti e prodotti lattiero-caseari non in regola con le norme sanitarie etc.. Tali fatti sono successi tutti nel territorio di competenza dell’ASP di Messina ed hanno coinvolto anche funzionari del servizio veterinario della stessa Azienda Sanitaria Provinciale.

Il Comune di Capizzi, orbene coinvolto nel servizio giornalistico, non rientra nell’area di competenza dell’ASP di Messina ma la competenza territoriale risulta in capo all’ASP di Enna anche se territorialmente appartenente alla provincia di Messina.

I nostri allevamenti risultano minuziosamente sottoposti a controlli veterinari “rigidi” che spesso hanno determinato l’abbattimento di tutti i capi di bestiame delle aziende, ciò al solo fine di salvaguardare la salute pubblica. Il Dirigente del Servizio Veterinario dell’ASP di Enna Dott. Ireneo SferrazzA si è sempre contraddistinto per attenzione, serietà, impegno e professionalità nel monitoraggio continuo degli allevamenti ed ha assicurato il massimo della sicurezza dei prodotti lattiero-caseari in commercio nei nostri territori, intervenendo tempestivamente laddove qualche focolaio infettivo sia sorto eliminando i capi infetti, quindi gli allevamenti del nostro territorio.

Pertanto accostare gli allevamenti del territorio capitino agli accadimenti che hanno interessato il versante Nebroideo della costa Messinese risulta alquanto errato, fuorviante e quasi costruito ad arte da parte di qualcuno che ha interesse di promuovere alcune aree non innalzando il livello di qualità dei prodotti ma semplicemente diffondendo notizie “imprecise” che ledono l’immagine del nostro centro.

I nostri allevamenti ed i prodotti derivati sono sotto il costante controllo del servizio veterinario della provincia di Enna che non ha mai fatto sconti ai nostri allevatori che spesso hanno dovuto anche cambiare mestiere, in ragione di una politica di sicurezza alimentare della quale andiamo fieri. La prova consiste nel fatto che oramai da diversi anni non si registrano casi di brucellosi all’interno della nostra comunità, utente principale dei prodotti lattiero-caseari cosiddetti a “Chilometro Zero”.

Vero è che in una manifestazione nel mese di maggio alcuni prodotti in vendita risultavano privi di etichettatura, ma è vero anche che la mia amministrazione, insediatasi nel mese di giugno, ha imposto a quanti vogliono partecipare alla sagra del Tartufo in programma il 20 e 21 Ottobre 2018, l’etichettatura dei prodotti in vendita completi di certificazione che attesti che gli allevamenti di provenienza siano immuni da malattie infettive.

Pertanto nessun problema per la salute pubblica si avrà se si degusteranno i nostri prodotti tipici, regolarmente acquistati dai nostri produttori locali che come detto risultano perfettamente in regola con le norme sanitarie vigenti.

Il sindaco

Leonardo Principato Trosso

 


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