Capizzi, la classe Vsez. A della scuola primaria risulta tra i vincitori per il video del progetto “Adotta un Giusto” – VIDEO

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Il progetto “Adotta un Giusto” nasce dalla necessità di partecipare ad un concorso indetto dalla Gariwo in accordo con il Miur, con l’obiettivo di promuovere negli studenti la cittadinanza attiva, da intendersi come presa di coscienza dei principi che guidano un comportamento eticamente corretto e responsabile.

Questo ricordare il bene ha, in realtà, una funzione educativa: ci aiuta a diffondere le cosiddette buone pratiche.

I “Giusti” non sono né santi né eroi e non appartengono ad un determinato campo politico, economico o sociale. Sono uomini e donne che ad un certo punto della loro vita, di fronte a un’ingiustizia o peggio alla persecuzione di essere umani, sono capaci di andare con coraggio in aiuto dei sofferenti e di interrompere la catena del male di cui sono testimoni.

Il 6 marzo di ogni anno il Parlamento europeo celebra La Giornata europea dei Giusti.

Tra gli obiettivi prioritari del progetto troviamo: favorire la collaborazione tra studenti; favorire lo sviluppo di relazioni empatiche; accrescere la memoria del bene per combattere l’odio sui social, il razzismo, l’antisemitismo, ecc.; promuovere comportamenti positivi, per assumere abitudini corrette di rispetto e salvaguardia delle risorse ambientali; promuovere attraverso la conoscenza di modelli positivi emersi nel mondo dello sport, il rifiuto della competizione violenta, il rispetto delle culture differenti e la ricerca di dimensioni valoriali forti che uniscano i ragazzi nella solidarietà e nel riconoscimento reciproco qualificandoli “Cittadini del mondo”, coscienti e responsabili.

Partendo dalla frase “C’è un albero per ogni uomo che ha scelto il bene” le docenti Irene Scinardo, Grazia Iraci Sareri, Maria Russo e gli alunni della classe V A della scuola primaria di Capizzi, hanno scelto come donna Giusta: Felicia Bartolotta Impastato e hanno quindi realizzato un video per ricordare una donna di incommensurabile coraggio, che ha lottato fino alla fine per difendere la memoria oltraggiata del figlio Peppino, assassinato dalla mafia il 9 maggio del 1978.

Felicia si costituì parte civile nel processo per l’omicidio, con l’intento di salvare l’altro figlio Giovanni, per questo motivo fu costretta a rompere tutti i rapporti con i parenti del marito.

Da allora Felicia aprì la sua casa per far conoscere la storia di Peppino e ottenne giustizia 22 anni dopo, quando Badalamenti e il suo vice furono condannati. Ottenne in questo modo giustizia e non una comune vendetta, perché agli occhi del mondo era riuscita a riabilitare la memoria del figlio che i mafiosi avevano fatto passare come terrorista e suicida.

Ai giovani che si recavano a visitare la sua casa diceva: “Tenete alta la testa e la schiena dritta” e aggiungeva: “La mafia si combatte con la cultura e non con le armi”.

Il filmato realizzato risulta tra i vincitori nella categoria video e la classe V A sarà premiata il 19 maggio 2022 tramite piattaforma zoom, dall’associazione che ha indetto il concorso a Milano, dove è possibile visitare l’albero dedicato a questa donna, presso la Foresta dei Giusti.

Finalmente posso fare un bel respiro e concentrarmi su altre cose riguardo il mio impegno quotidiano”. Afferma soddisfatto per la notizia Giovanni Impastato, fratello di Peppino. “Ho visto tutto, l’emozione è stata forte da parte mia e di Casa Memoria. Mi complimento con voi insegnanti col dirigente o la dirigente e soprattutto con i ragazzi che sono stati bravissimi e sono riusciti a trasmettere delle vere emozioni. Dire bravi penso sia poco. Abbiamo notato tanta passione e tanto affetto per una storia che possiamo definire Memoria collettiva. Ditemi come possiamo diffondere a livello mediatico questo stupendo lavoro sicuramente utile e molto interessante. Sono pure disponibile incontrarvi per una iniziativa non prima del prossimo anno scolastico. Da parte nostra tutta la piena disponibilità. In questi giorni il 9 maggio ricorrerà il 44° anniversario dell’assassinio mafioso di Peppino.   Un saluto affettuoso. Aspetto un vostro riscontro”. Conclude il suo saluto alla scuola primaria di Capizzi, Giovanni Impastato.

 

 


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